“Le affermazioni del Sindaco – dichiara il consigliere Antonio Rotundo – con le quali nega con certezza l’esistenza di una indagine della Corte dei Conti è quantomeno incauta; il fatto che al Sindaco non risulti tale circostanza non esclude per nulla
che da parte degli organismi competenti non sia in corso una “verifica” sui contratti di consulenza del Comune dell’ultimo biennio con riferimento specifico al rispetto della Legge finanziaria 2007 che prescrive la pubblicità sul sito istituzionale.
Nel merito poi prendo atto che il sindaco non risponde preferendo come al solito fare polemiche
e ricoprire di insulti l’opposizione invece di spiegare le consulenze per la revisione dei regolamenti sportivi o per le società partecipate, solo per citare le ultime, che per decenza andrebbero immediatamente revocate.
Caro Perrone, non ci possiamo accontentare delle tue risposte; un Comune come il nostro che dispone di ben 18 dirigenti che costano alla comunità un piccolo tesoretto non può in nessun caso ricorrere a consulenti esterni, perché ha il dovere di utilizzare le competenze interne e non di sprecare i soldi dei contribuenti sottoposti ad un aumento massiccio della pressione fiscale, a cominciare dell’addizionale del 7 per mille la cui introduzione hai motivato con la necessità di salvare il comune dal dissesto e che viene utilizzato al contrario per scelte che hanno il sapore clientelare.
Se c’è una politica non a parole ma di fatti concreti che va nella direzione giusta noi la sosterremo, ma sinora vediamo che la Giunta continua a deliberare altre consulenze.
Sono convinto che Perrone imprenditore nelle aziende di famiglia si comporta diversamente.
Mi piacerebbe un Sindaco che spende i soldi pubblici con la diligenza del buon padre di famiglia, come se fossero cioè soldi propri.”