“E’ giunto il momento della responsabilità e degli impegni concreti, perché si è esaurito quello delle parole e dei buoni propositi. Per questo chiedo che tutti gli enti coinvolti in questa vicenda facciano sino in fondo la propria parte perché si evitino sfregi permanenti alla comunità gallipolina, che difenderemo
senza titubanza alcuna arrivando, se necessario, alle barricate”. Così il sindaco Giuseppe Venneri sulla questione legata ai depuratori di Taviano e Casarano ed al loro recapito finale, vale a dire il mare di Gallipoli, lungo il versante sud. Una vicenda che sarà affrontata in un imminente consiglio comunale, per il quale è stata già convocata dal presidente dell’assise civica, Emilio Picciolo, la conferenza dei capigruppo (per lunedì prossimo, alle ore 10). “A Palazzo Balsamo – ha detto il primo cittadino – inviteremo anche il presidente della Provincia, Antonio Gabellone e quanti possano dare risposte definitive e condivise per la risoluzione di un problema che, se lasciato irrisolto, avrebbe conseguenze irreparabili per la mia comunità. Non si tratta di fare vuoti allarmismi né inutili guerre di campanile, perché la posta in gioco, ossia la tutela ambientale delle nostre acque e quindi la salvaguardia del turismo e dell’economia locali, è troppo alta. Per l’ennesima volta ribadisco che l’inviolabilità del mare di Gallipoli è un principio che non ammette deroghe né sconti di sorta e che quest’Amministrazione Comunale farà sino in fondo la sua parte per evitare iatture incalcolabili per la nostra città. Siamo pronti a seguire tutti gli iter previsti dalla legge ed anche alla mobilitazione popolare, comprese le barricate nel canale dei Samari, per spezzare definitivamente questa spada di Damocle che pende sulla nostra testa”. Il primo cittadino ha inoltre espresso il suo plauso per l’iniziativa del consigliere provinciale Sandro Quintana e di quello comunale, Luigi Caiffa, che hanno attivato un presidio nelle vicinanze del Canale dei Samari quale forma di protesta in favore del mare di Gallipoli.