Nella mia qualità di difensore del Comune di Lecce, incaricato di tutelarne le ragioni in sede giurisdizionale in relazione alla c.d. controversia “Filobus”, avendo appreso da un servizio apparso sul TG di Telerama Lecce delle 14.30 alcune dichiarazioni sul tema, rese dall’esponente PD Antonio Rotundo nella mattinata odierna, reputo opportuno, se non doveroso, esporre quanto segue.
Afferma il predetto esponente politico che, avendo l’Amm.ne avallato e approvato con propria delibera di G.C. la spesa di € 460.000,00 circa, relativa alla variante progettuale d’opera relativa all’adeguamento estetico delle “mensole” finalizzata alla riduzione del numero del pali, ponendola a proprio carico, si sarebbe, con ciò, assunta la paternità e responsabilità della vicenda.
La dichiarazione in parola incide direttamente sugli aspetti tecnico-giuridici da me curati, invadendone il campo, ed impone, dunque, una mia necessaria nota di commento.
Invero, la censura in questione non coglie nel segno.
Secondo la prospettazione da me elaborata, la spesa in questione non può restare a carico della stessa Amm.ne, dovendo il costo della variante restare a carico dell’ATI Appaltatrice sulla base del regolamento contrattuale concordato.
Sicché, l’Amm.ne mi ha dichiarato di non aver, coerentemente, tutt’oggi provveduto ad alcun pagamento relativo.
Tale delibera si limita a conferire, come per legge, copertura finanziaria all’impegno assunto dal solo dirigente e, tuttavia, nulla stabilisce (né approva, autorizza o ratifica) in ordine alla connessa proroga di 150 gg. concessa dal solo responsabile del procedimento, senza alcun precedente apposito coinvolgimento decisionale della Giunta.
Tanto ritengo doveroso chiarire affinché si faccia corretta informazione almeno in ordine ai contenuti della posizione giuridica assunta dal Comune di Lecce nella lite in corso, rispetto alla quale la dichiarazione rilasciata dall’esponente politico Antonio Rotundo non ha alcuna fondata pertinenza.
D’altro canto, non pare neppure opportuno che forze politiche della Città di Lecce, all’esordio della controversia giudiziaria e, soprattutto, alla vigilia del prossimo incontro fissato con i vertici dell’ATI al fine di riesaminare e di eventualmente concordare una equa soluzione conciliativa, rilascino dichiarazioni apertamente in contrasto con gli interessi dell’intera collettività (che è scevra da interessi corporativi o di fazione politica), a tutela della quale sono stato incaricato di svolgere il mio patrocinio, interferendo sul buon esito dello stesso.
Avv. Domenico Guadalupi