“L’ultimo, imbarazzante episodio che ancora oggi sta facendo discutere, giustamente, l’opinione pubblica deve portare tutti noi, amministratori e non solo, ad una riflessione seria e ponderata su come sia necessario sempre e comunque mantenere alto il senso civico per rispettare ed amare nei fatti la nostra città.” Lo comunica in una nota il Gruppo consiliare città di Gallipoli.
“Non è possibile, infatti, anche solo pensare di poter da un giorno all’altro imbrattare (perché questo è il termine esatto) un palazzo di inizio novecento (facente parte del borgo murattiano), in pieno centro e su corso Roma, la vetrina della città, sfregiandolo di un colore verde fosforescente, che rappresenta un insulto al buon gusto ed uno sfregio all’assetto urbanistico ed architettonico di Gallipoli.
Se questa è la base di partenza, se questa è la concezione della propria coscienza civica, allora molto c’è da fare: purtroppo non è il primo caso di “colori arbitrari” di cui si sono resi protagonisti alcuni commercianti ionici, che anzi si sono dilettati a trovare tonalità, dal salmone al giallo acceso, forse per catturare l’attenzione della propria clientela, ma danneggiando sicuramente l’immagine di una realtà che fa della sua armonia visiva uno dei punti di maggior forza.
Occorre riacquistare un senso civico più spiccato e meno latente: l’Amministrazione Comunale, anche in questo caso, ha fatto la sua parte, provvedendo con apposita ordinanza dirigenziale – dopo la segnalazione del nostro consigliere, l’architetto Cosimo Giungato (presidente della Commissione Urbanistica) – al ripristino dello stato dei luoghi in danno del commerciante e della sua bizzarra idea, come già accaduto in analoghi casi nel centro storico.
Tuttavia, per non arrivare ad assistere ad immagini così scoraggianti per chi dimostra veramente “amore per Gallipoli”, nei fatti e quotidianamente, sarebbe opportuno riacquistare un maggior senso del decoro, una più spiccata cura per l’arredo urbano che, in quanto tale, è a servizio di tutti e contribuisce a dare un’idea meno selvaggia di chi vive Gallipoli ogni giorno.
Per fare ciò, non occorre uno sforzo notevole né un’applicazione fuori dall’ordinario: è sufficiente rispettare le regole della civile convivenza, riporre nel cassetto idee stravaganti e poi, se si ha voglia di fare più e meglio, industriarsi per abbellire e non deturpare con scelte a dir poco “oscene” le proprie attività commerciali.
Siamo certi che sia questo il pensiero dominante che accomuna i commercianti gallipolini, che rappresentano una categoria laboriosa e soprattutto importante per la nostra economia; tuttavia l’auspicio è che questo intervento possa servire da monito a quanti avevano ed hanno in serbo idee bizzarre, come quella realizzata in questi giorni.
L’amore per Gallipoli passa prima da noi. Cerchiamo di dimostrarlo ogni giorno nella quotidianità, dimostrando maggiore cura per il nostro territorio, evitando di mortificare il decoro e la bellezza di una città unica e meravigliosa come la nostra.”