Il derby di Roma, come sempre una partita difficilmente pronosticabile, ha riservato le solite sorprese. Vittoria “di rigore” per la squadra di Ranieri, che ha battuto la capolista per 2-0 con gol (entrambi dagli undici metri) di Borriello e Vucinic; partita combattutissima decisa dagli episodi, non solo per i due penalty
assegnati ma anche per uno invocato dalla Lazio che avrebbe permesso agli uomini di Reja di portarsi sull’1-1. Lazio che resta comunque capolista, ma i punti di distacco dalla seconda ora sono solo due.
La staffetta per la seconda posizione va avanti da un po’, complice l’andamento altalenante di Milan e Inter che da qualche settimana si scambiano vicendevolmente il ruolo di prima inseguitrice; questa volta sono i rossoneri a trovarsi più vicini alla vetta, con i nerazzurri ad un punto. Decisiva la vittoria della squadra di Allegri in casa del Bari per 3-2: bella partita al San Nicola, con il Milan che dopo essere passato quasi subito in vantaggio ha prima raddoppiato e poi sprecato delle ottime occasioni per mettere al sicuro i tre punti; a riaprire la partita ci ha pensato Kutuzov con una bellissima serpentina nel cuore della difesa milanista ma Pato, subentrato ad un Robinho che ha sbagliato l’impossibile, l’ha chiusa definitivamente. Il gol di Barreto del 2-3, arrivato al 90’, ha solamente illuso un po’ i tifosi biancorossi. Quinta sconfitta di fila per il Bari, ancora ultimo in classifica, ma che ha ripreso a giocare meglio e a segnare dopo un periodo di vero blackout; la rimonta però deve partire già da domani, perché poi potrebbe essere troppo tardi.
Nella stessa posizione dei biancorossi si troverebbe l’Inter se non ci fosse Eto’o. I gol del camerunese hanno infatti portato ben undici punti in classifica per i nerazzurri; anche nell’anticipo di sabato, contro il Brescia, il numero nove è risultato decisivo: in una partita dove le rondinelle avrebbero ampiamente meritato la vittoria, riuscendo a passare in vantaggio grazie a Caracciolo, l’ex attaccante del Barcellona si è procurato un rigore (inesistente) e lo ha successivamente trasformato, portandosi a otto gol nella classifica dei marcatori. Brutta giornata per i nerazzurri, che hanno dovuto fare i conti con lo svenimento di Sneijder nell’intervallo e con il gravissimo infortunio a Samuel, che si dovrà sottoporre ad un intervento chirurgico e non potrà tornare in campo prima della prossima stagione.
Tornando ad Eto’o, il camerunese condivide il primato nella classifica dei marcatori con un signore che sta vivendo la sua migliore stagione da quando è in Italia, ovvero Edinson Cavani: anche l’ex Palermo è a quota otto gol, ma senza rigori a differenza dell’interista che ne ha trasformati tre. Gli ultimi due l’uruguaiano li ha segnati nel 2-0 del Napoli al San Paolo contro il Parma, vittoria che consente agli uomini di Mazzarri di restare francobollati alla Juve al quarto posto a quota diciotto punti. I parmensi, al contrario, condividono l’ultimo posto con Bari e Cesena e sono da domenica in silenzio stampa.
Restando in tema “ultimi della classe” i bianconeri romagnoli hanno perso per 3-1 a Torino contro la Juventus dopo essere passati in vantaggio con Jimenez. I padroni di casa hanno completato la rimonta con Quagliarella, Del Piero e Iaquinta, ma è risultata decisiva l’espulsione già nel primo tempo del cesenate Pellegrino; adesso i bianconeri (torinesi) vedono la vetta lontana solo quattro punti. Il gioco di Delneri, almeno in campionato, sta iniziando a dare veramente i suoi frutti.
In netta ripresa dopo un inizio disastroso l’Udinese, che ha pareggiato in casa contro il Cagliari per 1-1: da incorniciare la rete del vantaggio cagliaritano di Conti su assist di Cossu, gol molto simile di quello segnato dallo stesso Conti alla seconda giornata contro la Roma. Di Floro Flores il pareggio udinese; le due squadre, con organici non certo da zone basse della classifica, hanno ingranato la marcia giusta e sono tra le più ostiche da affrontare al momento.
Nonostante le tante occasioni capitate soprattutto sui piedi di Guberti, la Sampdoria non è riuscita ad abbattere il muro catanese, retto da uno stoico Andujar che ha fatto si che la partita si concludesse sullo 0-0; la squadra di Di Carlo ora è al quinto posto a meno tre da Juve e Napoli, mentre quella di Giampaolo si trova in compagnia di altre quattro squadre a undici punti.
Tra queste quattro ci sono anche Bologna e Lecce, affrontatesi nell’anticipo delle 18 di sabato; 2-0 il risultato in favore dei felsinei, seconda sconfitta consecutiva per i salentini.
L’anticipo-spezzatino della domenica Fiorentina-Chievo è finito 1-0 grazie al gol di Cerci, ma i clivensi possono recriminare per un rigore abbastanza evidente non assegnato in loro favore.
Dal risvolto amaro invece il posticipo domenicale tra Palermo e Genoa. La sconfitta per 1-0 non è andata giù al presidente Preziosi, che ha deciso di porre fine all’era Gasperini dopo quattro anni intensi coronati dail ritorno in A dopo dodici anni e dalla qualificazione alla fase a gruppi dell’Europa League. Al posto del tecnico piemontese è stato chiamato il romagnolo Ballardini, reduce da una stagione fallimentare alla guida della Lazio. Sarà stata la scelta giusta? Solo il tempo saprà darci la risposta.