Caro Presidente,
Siamo un gruppo di tifosi abbonati della tribuna est.
Ormai da molti anni seguiamo il nostro Lecce con la passione, l’abnegazione e la costanza che solo un amore infinito per i colori giallorossi, possono giustificare.
Da circa 15 anni abbiamo il piacere e la costanza di abbonarci,abbiamo seguito il nostro Lecce sia in serie C sia in serie B. Lo abbiamo seguito nonostante una gestione societaria non sempre all’altezza, ma confidando sempre nella possibilità di raggiungere traguardi importanti. Essere tifosi ed esserlo del Lecce e’ una vocazione. Anche noi come la maggior parte dei tifosi salentini, potremmo seguire squadre più blasonate e con maggiori mezzi economici.
Anche noi potremmo sognare con i gol di Ibrahimovic o di Milito, eppure condividiamo il progetto Lecce e ci crediamo da sempre.
Potra’ pertanto comprendere, caro Presidente, il nostro stato d’animo di fronte all’abuso compiuto nei confronti dall’ Us. Lecce.
Come lei sapra’, e’ stato di recente installato in Tribuna Est il nuovo tabellone, il che ha comportato la riduzione di 40 posti, con conseguente nostro spostamento in altra zona della Tribuna Est.
Siamo disposti ad accettare ogni sacrificio, in nome dei nostri colori, ma il nostro trasferimento ‘manu militari’ e l’essere stati messi di fronte al fatto compiuto, ha del vergognoso.
Ci saremmo aspettati altro dalla societa’, ci saremmo aspettati maggiore riconoscenza e maggiore rispetto.
Sentirci dire, come pure e’ stato fatto, che la Societa’ non aveva previsto le dimensioni del tabellone, ha del ridicolo.
In realta’ la Societa’ ha agito in totale sprezzo dei nostri interessi e della nostra dignita’ di tifosi abbonati.
Siamo amareggiati e delusi, ma allo stesso tempo abbiamo ancora dignita’, e da vendere, la stessa dignita’ che e’ mancata, anche stavolta, all’ U.S Lecce.
Pertanto, caro Presidente, Le rimettiamo il nostro abbonamento, essendo ormai irrimediabilmente venuto a mancare quel rapporto di fiducia e stima presente al momento della sottoscrizione.
Evidentemente l’U.S. Lecce tiene di più’ ad tabellone, che illuminera’ uno stadio sempre più triste e desolato, che all’amore dei suoi tifosi abbonati.
Sappia pero’ Presidente che il Lecce, non e’ un tabellone luminoso, non e’ una Societa’ priva di attenzione.
Il Lecce ed i suoi colori sono cuore e anima, cervello e sangue, sudore e canti.
Il Lecce in definitiva siamo noi, siamo noi che ogni domenica, soffriamo e gioiamo, siamo noi che se il Lecce vince torniamo a casa felici, e se invece perde abbiamo la domenica ed il lunedì irrimediabilmente compromessi. Siamo noi ad essere compatiti da moglie e fidanzate, siamo noi a venire allo stadio anche se gia’ retrocessi, con la pioggia o con il sole cocente.
Ma evidentemente a Lei caro Presidente di tutto non cio’ non importa nulla, per Lei e’ più importante un tabellone luminoso.
Antonio Sansonetti
Andrea Giammarruto
Lino Carratta
Giorgio Casaluci.