Lo sappiamo tutti che Totò Di Natale è un cannoniere nato, ma se a contrastarlo c’è un reparto in serata disastrosa il risultato è scontato; infatti ne fa tre e ne sfiora un altro paio. L’Udinese fa poker aggiungendo in tabellino Floro Flores.
Lecce inguardabile, diciamolo subito; Lecce copia anche peggiore del suo clichet di trasferta: poco di tutto ma non soltanto nel finale di gara; poco nel corso dell’intera gara nonostante il primo minuto promettente.
Aggressivo e propositivo al fischio d’avvio, il Lecce ha inteso in questo modo dare a sè stesso una dose di ricostituente che però ha fatto effetto soltanto per un minuto e mezzo, novanta secondi! Sulle fasce l’Udinese va a briglia sciolta con un pugno di accelerazioni mal contenute. A Totò Di Natale non si deve e non si può concedere spazio, infatti lui ci prova all’8°anticipato da Rosati, replica con successo al 10° e questa volta fa centro complice la difesa giallorosa indecisa e uccellata in velocità.
Il furore del Lecce è già in archivio, ha lasciato il passo ai soliti panni da trasferta oggi ancora più sdruciti. Un sussulto di Mesbah, coraggiosa girata di destro al 20°, riaccende la speranza subito gelatae. 24°: ancora Di Natale lesto a spedire in rete una corta respinta. L’area di rigore bianconera è per il Lecce una sorta di tabù; spesso conquista la trequarti e lì si ferma per manifesta incapacità di perforare. molti tic-toc, ma conclusioni nisba. In contropiede l’Udinese (Asamoah) spreca la tripleta.
&nbs p; 40°: ancora Di Natale; ancora lui sguscia tra i due centrali, li brucia nello scatto breve e il 3-0 è confezionato. Lecce a brandelli, rischia la goleada già prima dell’intervallo privo come è delle contromisure per arginare lo strapotere friulano. Il Lecce, caratterialmente, ha già abdicato! Troppo fragile la difesa, attacco fumoso, centrocampo volenteroso ma alle prese con la più fluida rapidità degli avversari.
Ripresa: La mossa di De Canio è Munari al posto di Giacomazzi. Chi fermerà Di Natale e non soltanto lui? Non si sa. Ogni volta che riceve palla sono brividi. Traversa interna al 5°, provvidenziale salvataggio in angolo al 7°, 4-0 al 10°.
L’area di rigore dei giallorossi sembra un flipper in tilt, con l’Udinese che, incurante del segnale, continua a far correre la pallina: un disastro! Tutto troppo facile per questa Udinese che si abbandona anche a preziosismi e giocate ad effetto; tutto da dimenticare (e da studiare) per i giallorossi. Per fermare Sanchez, Asamoah e Isla sarebbe necessario un bazooka che il Lecce non ha; e buon per il Lecce che a partire dal 20° l’Udinese si placa, fa girare palla, amministra il comodo 4-0.
Il Lecce non sfrutta neanche il calcio di rigore che l’arbitro accorda nel recupero: Di Michele si fa ipnotizzare dal numero uno udinese: Non è proprio serata !