“Destinare una quota del monte premi del Superenalotto ad iniziative in favore di disabili e malati cronici non autosufficienti e anche alla ricerca scientifica in ambito sanitario. È questo lo scopo di una Proposta di Legge che ho presentato nei giorni scorsi presso la Camera dei Deputati, un’iniziativa
che ha altresì la finalità di dare carattere benefico e sociale a questa importante lotteria.” Lo comunica in una nota l’onorevole Ugo Lisi.
“Le cifre che il jackpot raggiunge sono sempre più spesso spropositate e scatenano una vera e propria corsa al premio.
Sebbene la vincita di importi del genere affascini tutti e rappresenti spesso un sogno, abbiamo il dovere morale di chiederci se sia socialmente, umanamente e moralmente apprezzabile che un premio possa superare l’ammontare di 75 milioni di euro quando, ogni giorno, i mezzi di informazione diffondono notizie sui nuovi poveri in Italia e sulla mancanza di copertura finanziaria per iniziative e progetti dall’elevato contenuto socio-sanitario che non possono decollare proprio a causa della mancanza di sostegno economico.
Da qui – continua il deputato leccese – la proposta di devolvere il 50% della quota eccedente i 75 milioni di euro, quando il montepremi del Superenalotto superi tale importo.
Il denaro sarà destinato ad enti ed associazioni senza scopo di lucro impegnati nel sostegno ai disabili e ai malati cronici non autosufficienti e, inoltre, alla ricerca scientifica finalizzata alla cura di potologie gravi.
Per accertare le associazioni aventi diritto a beneficiare di questo sostegno economico, presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con Decreto del titolare del Dicastero, emanato di concerto con il Ministro dell’Economia, verrà istituita un’apposita Commissione di valutazione denominata “Superenalotto per il Sociale”, che avrà il compito di redigere l’elenco di associazioni ed enti no profit impegnati nel sostegno ai disabili e ai malati cronici, nonché di progetti della ricerca scientifica finalizzata alla cura delle gravi patologie.
In ultimi, l’elenco dei beneficiari dovrà essere revisionato ed eventualmente modificato ogni due anni.”