“Una legge regionale a tutela delle guide turistiche? Si può e si deve fare!!!
Se la Puglia vuole vivere di turismo per 365 giorni all’anno deve puntare su figure professionali qualificate che accompagnino il turista nella sua sete di conoscenza del territorio.
Non è pensabile che ai giorni nostri ci si possa improvvisare conoscitori del territorio, con il rischio di dare al visitatore l’immagine di una terra che accoglie con soglie elevatissime di improvvisazione e di pressappochismo.
Le guide turistiche sono uno dei migliori biglietti da visita dell’accoglienza e non si può ritenere che un esercizio selvaggio di tale professione possa essere in linea con gli standard di qualità che dovremmo essere in grado di offrire.
L’istituzione di un albo regionale appare essere ora più che mai non una tutela fuori dai tempi, bensì la necessaria presa d’atto che le politiche di destagionalizzazione dei flussi e di diversificazione dell’offerta si accompagnano alla presenza di figure qualificate e specializzate che siano in grado di far sbocciare l’empatia dei turisti per il territorio.
Nulla nasce dal caso e la qualità è una risorsa che va coltivata nel tempo.
Non si può mettere nelle mani di personale che spesso fa dell’improvvisazione la propria matrice lavorativa, l’accoglienza dei vacanzieri che vanno presi per mano e guidati alla scoperta di ogni angolo nascosto al fine di creare un desiderio naturale di ritorno sui luoghi che si sono visitati, ma dei quali non si è decifrato ancora tutto l’incanto.
Per questo e per tanto altro le guide turistiche sono importanti. Indispensabili diremmo…!
Le loro legittime richieste diventano adesso un grimaldello per disincrostare ataviche ritrosie alla costituzione di un albo professionale ed alla tutela di queste figure.
Ciò non potrà che aumentare gli standard di professionalità dell’accoglienza del turista”.