In riferimento alla lettera scritta oggi dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il Ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, Raffaele Fitto, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Mi auguro che davvero il Presidente Vendola abbia deciso di abbandonare la rissa per aprirsi al dialogo col Governo.
E’ quello che auspico da mesi e ho ribadito nella mia lettera, ma il dialogo è più di una dichiarazione di stampa. Si coltiva con i fatti. Il Governo ha mostrato estrema disponibilità sin dal primo momento; il Presidente Vendola invece parla ancora oggi di vendetta in riferimento a me e al ministro Tremonti, che mai abbiamo imposto alcunché alla Regione Puglia, né mai abbiamo parlato di pericolo di “contagio di diritti” ma di illusioni, unico effetto purtroppo ad oggi derivato dalla Legge 4/2010 al vaglio della Corte Costituzionale. Basta leggere il Piano di Rientro firmato anche dal Presidente Vendola per capire che quel che lui oggi chiede, è già previsto: la sospensione (non l’annullamento) fino al pronunciamento della Consulta, della Legge sulle internalizzazioni. Chiedo al Presidente Vendola un altro piccolo, ma indispensabile, passo verso il dialogo: la parola “vendetta” deve sparire dal suo vocabolario; il Governo non ha mai fatto nulla per giustificare tale accusa; non abbiamo nulla contro i lavoratori e non è dicendo loro il contrario che Vendola può svolgere il suo compito di Presidente della Regione e io il mio di Ministro nell’interesse di queste persone. Attendiamo, quindi, serenamente, il pronunciamento della Consulta: se sarà favorevole alla Regione noi ne prenderemo atto senza alcun problema; se sarà sfavorevole dovremo sederci intorno allo stesso Tavolo ed individuare insieme un percorso legittimo che garantisca un futuro, certo e non illusorio, a questi lavoratori. La nostra disponibilità, quindi, è piena, a condizione che si smetta di parlare di vendetta e di dire ai lavoratori che il Governo ce l’ha con loro, perché questo non è vero. Colgo l’occasione per ribadire che la disponibilità al dialogo da parte mia, e quindi del Governo, non è limitata al Piano di Rientro, ma riguarda tutti i temi di interesse della nostra regione”.