In apertura della seduta il Consiglio Provinciale ha approvato la surroga del consigliere provinciale Roberto Marti, dimissionario, eletto nella lista “Il popolo della libertà – Berlusconi per Gabellone”, con il signor Alessandro Coricciati da Martano.
Il neo-consigliere Coricciati, secondo eletto nella medesima lista, è entrato in Consiglio Provinciale in seguito alla rinuncia del primo eletto, Luigi Coclite, impegnato in altri incarichi istituzionali e amministrativi.
Alessandro Coricciati, imprenditore agricolo, è nato a Galatina il 18/11/1979, risiede a Martano; attualmente è assessore comunale ai Lavori pubblici, Urbanistica e Servizi sociali. In assoluto è il primo consigliere provinciale del centrodestra eletto nel Collegio di Martano.
Dopo l’esame delle interrogazioni riguardante la costituenda “Cabina di Regia” e la manutenzione di strade provinciali di collegamento con la città di Nardò, a cui hanno risposto il presidente Gabellone e l’assessore alle Strade Como, il Consiglio ha affrontato i punti riguardanti i regolamenti per l’abilitazione all’esercizio venatorio e al funzionamento del Consiglio, relativamente all’apertura delle assemblee provinciali con l’esecuzione dell’inno nazionale. Entrambi sono stati approvati all’unanimità.
Anche sulla proposta di modifica della legge regionale n. 18/02, inerente la disciplina del trasporto pubblico locale, il Consiglio ha votato all’unanimità una proposta emendativa. Già nel novembre scorso il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone annunciò la costituzione in giudizio per ottenere le dovute spettanze, determinate dalla legge, in materia di trasferimento delle risorse per il servizio di trasporto pubblico locale.
La mozione presentata dal gruppo U.D.C sulle politiche di gestione delle risorse umane è stata respinta dalla maggioranza con 22 voti, ricevendo 10 voti dei gruppi di opposizione.
Infine, sulla mozione presentata da alcuni consiglieri provinciali riguardante la revoca della deliberazione n. 314 del 16 novembre 2010, con cui la Giunta Provinciale stabiliva il riesame delle stabilizzazioni, la maggioranza ha presentato una questione pregiudiziale.
A parere dei sottoscrittori di questo documento, nello specifico tutti i consiglieri di maggioranza, la revoca di tale deliberazione non rientra nelle competenze del Consiglio Provinciale ai sensi del vigente Testo Unico degli Enti Locali (art. 42). Dopo un acceso dibattito in aula, la mozione è stata respinta con 22 voti della maggioranza contro i 10 dell’opposizione.