La soc. Northern Petroleum ha avanzato la richiesta di fare delle trivellazioni lungo un tratto di costa che si estende da Polignano a Mare sino ad Otranto (circa 6.600 kmq), per verificare la presenza o meno di idrocarburi da estrarre.
Per cercare di impedire quello che può rappresentare un grave rischio per le coste pugliesi, ieri, 23 dicembre, i comuni di Otranto, Ostuni, Fasano, Polignano a Mare, Monopoli, Carovigno, Brindisi, Melendugno e la Provincia di Brindisi, presso la sede municipale di Ostuni, hanno sottoscritto un “parere” congiunto.
Il documento è stato indirizzato al Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico.
Il sindaco Luciano Cariddi ha partecipato all’incontro e ha manifestato le sue perplessità sulla vicenda: “La preoccupazione di tutte le Amministrazioni è altissima, visto l’ambiente in cui dovrebbero realizzarsi queste attività. Si pensa anche alla pericolosità di eventuali incidenti che potrebbero verificarsi con grossi danni ambientali che inciderebbero negativamente sull’economia dell’intero territorio regionale, sempre più a forte vocazione turistica e dalle notevoli valenze ambientali. Ci sembra una valutazione assurda, quella della Northern Petroleum, e quindi speriamo di poter scongiurare tale evenienza”.
“Nello specifico, per quanto riguarda Otranto”, prosegue il sindaco Cariddi, “parliamo di un’area che, a terra, ospita il SIC, a nord del centro abitato, e, a sud, il tratto costiero interessato dal territorio del Parco naturale regionale Costa d’Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, mentre in mare vi è la presenza del SIC marino di Alimini ed è aperta anche una procedura attivata dall’Amministrazione Comunale, con studi già effettuati dal Conisma, per richiedere al Ministero dell’Ambiente l’istituzione di un’area marina protetta a sud. Crediamo che tutto ciò sia assolutamente incompatibile con la richiesta avanzata di poter fare un’attività di quel genere”.
E conclude: “Mi auguro che anche tutti gli enti chiamati a dare il proprio parere per decidere su tale procedura, vogliano tener conto delle preoccupazioni espresse nel nostro documento”.