“Quello che i servizi sociali pugliesi subiranno fra qualche mese da parte del governo nazionale, è un vero e proprio attacco alle famiglie povere, alle persone malate e a quelle non autosufficienti. E poiché non abbiamo nessuna intenzione di lasciare
da sole le persone meno fortunate, e non crediamo che l’indifferenza del governo nazionale sia un esempio da seguire, durante la riunione di maggioranza odierna, il centrosinistra ha deciso di aumentare di circa due centesimi la tassa regionale sulla benzina (Irba) al fine di reperire le risorse necessarie a soccorrere quei nuclei famigliari, spesso popolati da molti bambini, che hanno un grande bisogno di qualcuno che pensi anche a loro”.
Lo sottolineano, in una nota congiunta, i capigruppo di maggioranza alla Regione Puglia, Antonio Decaro (Pd), Michele Losappio (Sel), Angelo Disabato (La Puglia per Vendola) e Orazio Schiavone (Idv). Secondo i capigruppo “si tratterà di una tassa di scopo, della quale ogni centesimo sarà utilizzato solo per contrastare lo smantellamento dei servizi sociali pugliesi voluto da Tremonti”. “Dobbiamo considerare questa tassa – precisa la maggioranza – come un contributo di solidarietà nei confronti delle famiglie più povere della nostra regione”.
“E’ stato infatti il ministro dell’Economia – sottolineano – a ridurre del 66% le risorse per le famiglie povere pugliesi, per il contributo alloggiativo loro destinato, per l’assistenza domiciliare e per le cure dei malati non autosufficienti.
“Inoltre – aggiungono – per ridare linfa vitale ai servizi sociali in Puglia, restituendo dignità alle famiglie che ne hanno bisogno; e per finanziare altri settori rilevanti per la nostra Regione, useremo anche i 10 milioni di euro del Bilancio regionale per il completamento dell’ospedale della Murgia e per il quale ora saranno usati, immediatamente, i 10 milioni di euro della misura ‘3.1’ del Fesr 2007-2013”.
“Con le stesse risorse – precisano – potremo finanziare anche le borse di studio per gli studenti meno abbienti, rispondendo così anche al taglio del 90% da parte del Governo nazionale ai fondi per il diritto allo Studio in Italia. E anche altri piccoli segnali di attenzione arriveranno per il settore dello sport, e il fronte della cooperazione, strategico per una regione come la nostra”.
“Dobbiamo fare i salti mortali – concludono i capigruppo – per alleviare le sofferenze più crude alle quali il governo nazionale costringe i cittadini pugliesi e italiani, tagliando alle Regioni 4,5 miliardi di euro e lasciando alle stesse l’impossibile compito di porvi rimedio”.