“Ha dell’incredibile il fatto che, a poche settimane dal Carnevale, l’Amministrazione Comunale non abbia presentato uno straccio di programma sugli eventi che si svolgeranno a Gallipoli.” Lo sostiene l’on. Vincenzo Barba. “Eppure le manifestazioni cittadine in occasione del Carnevale
sono state da sempre uno dei momenti più importanti di promozione dell’immagine e delle tradizioni culturali della “Città Bella” nel mondo. Non si riesce a comprendere a che grado di catalessi amministrativa e disarmonia siano arrivati questo Sindaco ed i suoi assessori se non si pongono nemmeno il problema di organizzare e comunicare qualcosa che è connaturata alla storia e al patrimonio identitario della “Perla dello Jonio”. Io non dico che bisogna ripetere i fasti dei tempi che furono, quando sotto il coordinamento del sottoscritto, nel periodo di Carnevale, la nostra città fu in grado di organizzare sfilate e parate di carri allegorici per tutto il week-end, coinvolgendo i quartieri periferici ed il centro storico, i bambini e i meno giovani, i turisti e i residenti, concludendo il ciclo di spettacoli con le meraviglie che furono in grado di regalare a tutti i gallipolini e a tutti i salentini i famosi acrobati de “La compagnia dei folli”. Non dico che si debba avere il buon gusto, l’ardore, l’entusiasmo e l’intraprendenza di organizzare tutto ciò, facendo partecipi del lavoro quotidiano i maestri cartapestai che, nel solco di tradizioni familiari, allestiscono i meravigliosi carri carnascialeschi. Dico però che non è possibile nemmeno esimersi dal fare il minimo sindacale. D’altronde con l’appoggio “sinistrorso” alla gestione della cosa pubblica ci si può forse aspettare l’organizzazione di qualcosa di bello, piacevole, entusiasmante e coinvolgente? Sicuramente no!!!
È questo il periodo – continua Barba – in cui i turisti organizzano le loro vacanze nella settimana di Carnevale, in base all’offerta delle città che tradizionalmente promuovono gli eventi per quella festività. Come si farà a scegliere Gallipoli, piuttosto che Putignano, Viareggio, Cento se non si comunica l’organizzazione di alcuno spettacolo degno di questo nome, in grado di fondere tradizione, cultura, allegria e spensieratezza lasciando tutto nell’anonimato e nell’incertezza assoluta?
Si dimostra, così, di non pensare nemmeno alle attività ricettive e commerciali, allo sviluppo economico della città. Si chiude l’unica finestra che ci porta al periodo estivo, un periodo lontano da venire, la cui lunga attesa potrebbe essere lenita dalle soddisfazioni turistiche che solo il Carnevale può offrire”