Un’Italia a impianto federale non puo’ ridursi al federalismo fiscale. Non solo perche’ danneggerebbe il Sud, ma soprattutto perche’ non sarebbe una vera riforma; le maggiori responsabilita’ dei territori non possono che prevedere una riduzione drastica del potere centrale
e dunque anche di competenze e funzioni oltre che del numero dei Ministeri. Lo afferma Adriana Poli Bortone, presidente Nazionale di ‘Io Sud’. “Propongono”, dice la senatrice pugliese, “un piano di riforma costituzionale che tenga conto delle peculiarita’ di tutti i territori e che possa permettere agli stessi di partire dallo stesso livello, senza un ‘Italia a due se non addirittura a tre velocita’. In questo piano si dovrebbe prevedere il riconoscimento dell’autonomia speciale di tutte le Regioni ridisegnando confini e dimensioni territoriali; l’adozione di statuti regionali con legge costituzionale; la cancellazione delle province e l’istituzione di un senato delle Regioni. Tutto cio’ e’ necessario per mantenere l’ Italia unita attraverso uno sviluppo il piu’ possibile omogeneo del territorio”.