“Un gradimento del 53% dei salentini, +2 punti percentuali rispetto all’anno scorso e +1,9% rispetto al dato elettorale del ballottaggio del giugno 2009.” Lo afferma il Presidente del Gruppo PDL, Biagio Ciardo.
“I numeri dell’indagine annua de “Il Sole 24 Ore” sul gradimento degli amministratori italiani confortano i risultati sin qui conseguiti e il forte legame personale del Presidente con la gente del Salento, l’autorevolezza stessa, di Antonio Gabellone.
Lo fanno in barba alle cassandre, alle opposizioni che raccontano con pervicace sadismo di una Provincia che non c’è e che non esiste, augurandosi quotidianamente una catastrofe diversa; questi numeri invece confortano, in un periodo di grave crisi per l’economia, di crollo del consenso verso la politica in generale e di sfiducia dell’elettorato verso la classe dirigente. Nel Salento, invece, i salentini hanno ancora fiducia, e la aumentano, nel Presidente della < trasparenza > , del < fare > , della < concretezza > .
Il risultato, dunque, testimonia come il lavoro di < recupero e ripartenza > della Giunta Gabellone inizi ad offrire segni visibili di vitalità. In una Provincia raccolta come una barca in un mare in tempesta annegata tra i debiti.
L’istituzione Provincia di Lecce, in questo anno di Legislatura si è invece già < riappropriata > del ruolo di FARO delle politiche attive e del lavoro del Salento, assumendo l’onere gravoso di farlo in questo momento storico di grande difficoltà, con spiccato senso della responsabilità istituzionale.
Un ruolo di < mediazione attiva > riconosciuto nel tempo anche dai sindacati, dalle associazioni datoriali, ancor prima dai lavoratori stessi, che a migliaia trovano per le loro vertenze occupazionali un riferimento autorevole nell’azione del Governo Provinciale e direttamente del Presidente Gabellone.
Svariati milioni di Euro sono stati investiti per la realizzazione di numerose opere pubbliche, accogliendo richieste che arrivavano indistintamente da tutto il territorio.
Alcuni cantieri sono stati già chiusi, altri sono aperti e con i lavori in corso, altri ancora stanno per essere aperti in un’attività frenetica, che riesce a ridare – indirettamente come azioni “anticicliche” – notevole impulso all’economia delle aziende che si occupano di questi lavori. Nell’edilizia scolastica il Presidente ha dato indicazione diretta a rifare il look e ricostruire del tutto decine di scuole, perché abbiamo a cuore soprattutto il futuro dei nostri ragazzi.
Si è avviato un percorso innovativo che porterà al taglio drastico dei fitti passivi, con l’approvazione di un progetto per la realizzazione di 2 strutture scolastiche nel capoluogo, anche grazie alle partnership con i privati.
Non sono “tecnicismi”, ma operazioni intelligenti e lungimiranti, che daranno risultati e benefici certi, misurabili.
Così come sono da segnalare, non da ultimo, le previste e già pianificate riqualificazioni e valorizzazioni funzionali del complesso di Masseria Torcito e dell’Abbazia di Cerrate.
Nel turismo e nel marketing territoriale, allo stesso modo, sono state avviate azioni promozionali tali da garantire una crescita delle presenze turistiche nel nostro territorio, in netta controtendenza con un calo dei flussi globale e nazionale.
Senza dimenticare come questa Amministrazione abbia per prima imposto un rigoroso taglio dei costi della politica, degli amministratori e della rappresentanza, di fatto anticipando di 1 anno scelte anche di politica nazionale, e – senza tornare sul refrain del debito – avviando un’azione di risanamento senza precedenti, dei conti provinciali e delle società partecipate, tagliando consulenze, gettoni di presenze degli amministratori, indennità, consigli di amministrazione interi.
Allo stesso modo, per le politiche attive e di sostegno alle imprese la Provincia di Lecce si è già collocata all’avanguardia nazionale per aver stabilito relazioni oltre i nostri confini, che puntano al sostegno concreto delle nostre imprese in un quadro di internazionalizzazione (solo per citare il caso dello sbocco economico e imprenditoriale concesso ai nostri imprenditori in Tunisia, premiato e riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico con un’apposita e ingente linea di credito).
Oppure si ricordi ancora la firma di un recente vero e proprio “patto” banche-imprese, per l’aiuto e il sostegno economico concreto e diretto all’attività imprenditoriale. Scelte tangibili, anche qui riscontrabili nei benefici che apportano”