Chi è Dj War?
Dj War è un dj salentino che nasce a Lizzanello come Antonio Conte tanto tempo fa.
Quando nasce la tua passione per la musica?Ci vuoi raccontare il tuo percorso artistico…
La passione per la musica mi è stata trasmessa da mio fratello maggiore che suonava l’organo, studiava Back, Mozart e ascoltava il Beat. Quando potevo, seguivo mio fratello maggiore alle feste , nei club e nei beat, party privati ,diventando la mascotte della comitiva dei “grandi”.
Così fin da piccolo mi abituai a sentire varie musiche, dal beat al rock, al funk al tango alla pizzica passando per la classica e la sinfonica…
Intanto andavo a scuola, frequentavo il liceo e sale prove e radio libere. Con la paghetta (poiché aiutavo i genitori, orgogliosamente contadini, nei lavori in campagna..) iniziai presto a comprare i primi dischi ma non riuscii ad avere un impianto col giradischi e per sentirli approfittai degli spazi concessi nelle radio libere di fine anni ’70. Nel ’79 esordì ufficialmente con un mio programma radiofonico e per un po’ frequentai varie radio libere proponendo selezioni e programmi musicali un po’ “fuori dai canoni”.
In quegli anni ero un “rocchettaro ”ma giunse anche a Lecce, tramite le fanzines e le radio, l’eco della rivoluzione “Punk” e con esso e dopo di esso anche altre musiche (Reggae, post/punk, new wave, elettronica, funk bianco e funk nero..)
Sicché dopo anni di Hendrix, The Who, Rolling Stones, Beatles, Led Zeppelin, Doors e tutti i classici del beat, del rock e della psichedelia, cominciai a seguire e proporre Clash, SexPistols, Pop Group, Cure, Devo, JoyDivision, Siouxie…
Dopo il liceo mi trasferii a Bologna ed entrai in contatto col movimento bolognese e iniziai a collaborare con radio Underdog fino alla chiusura della stessa, nel frattempo m’innamorai sempre più della musica nera (afro, funk, reggae, dub) e della cultura HipHop.
A Bologna conobbi DJ R e Dj Papa Rodriguez e jody Marcos (costruttore del primo vero impianto stereo in Italia) e appresso a loro mi comportai da umile discepolo. Intanto mi raggiunsero a Bologna altri amici salentini e con loro iniziai a progettare.
Fatti importanti della famiglia mi costrinsero a tornare a Lecce dopo il servizio militare ma resistetti poco e ritornai a Bologna.
Fine anni ottanta, nel centro sociale occupato “isola nel kantiere” si respirava non solo punk ed hardcore ma anche reggae e hip hop.
“Ghetto Blaster”è una one night che diventò presto un evento seguitissimo e vi suonai come resident con DjR e Papa Rodriguez. La “Pantera”iniziò a ruggire e la musica che fa da sottofondo è reggae/hip hop. Per una manifestazione si “cucii”una canzone che diventerà un disco:”STOP AL PANICO/STOP WAR”.
Ma il progetto che m’interessava maggiormente era un altro…
E così mi tirai fuori dall’Isola Posse,suonavo solo ai party “ghetto blaster” ma non più ai concerti e chiamai gli amici salentini per “riformare la posse”cioè il SUD SOUND SYSTEM.
Mi si diede la possibilità di incidere un disco”Fuecu/Tà sciuta bona”.Ai tempi sembrava un miracolo stampare un disco ma sembrò un miracolo anche il successo che ebbe quel disco per il gruppo, per il Salento e per l’Italia intera…
Non si trattava di un miracolo, né di un successo passeggero, quel disco contribuì alla nascita di una nuova scena musicale, portò (forse) a una rivoluzione culturale … portò anche nuova linfa all’industria musicale italiana che era a corto d’idee.
Dopo il successo di quel disco si moltiplicarono le richieste di concerti,di produzioni (nel ‘ 92 produssi con djR il primo disco di Nando Popu,che da lì a poco entrerà a far parte del sud sound system) , decisi col gruppo di seguire la via dell’autoproduzione e di radicazione nel territorio
Così ritornai a vivere nel Salento (1991) pur continuando a collaborare con il Link e la Century Vox di Bologna.
A Lecce c’era tanto da fare e col gruppo e con la posse partecipammo all’occupazione estiva della Mantagnata di S.Foca e poi a quella della Stazione Ippica di Lecce. Intanto il desiderio di costruire un vero sound system con casse e finali enormi cresceva sempre più ma il proprio desiderio non coincideva più con quello del resto del gruppo, così come la voglia di sperimentare.Così nel 1994 finita la produzione del primo salento showcase decisi di costruire un Sound, lasciando libertà di scelta al resto del gruppo…da cui uscì ufficialmente l’anno successivo.
Iniziai così nuove collaborazioni e ripresi delle vecchie abitudini..
Costruì nel 1994 in collaborazione col Sound Londinese dei Soul to Soul uno dei primissimi sound in Italia,il WARSOUND
Feci partire un nuovo progetto radiofonico,a Monteroni di Lecce,coofondando Power Fm all’interno della quale nacque l’ormai conosciutissimo festival ”Gusto Dopa Al Sole”.
In tutti questi anni l’attività di Dj non si è mai interrotta né è venuta meno la voglia di suonare, sperimentare. diffondere e valorizzare nuovi talenti; la lista di cantanti, dj, crew, gruppi, artisti vari spinti e/o prodotti da me è lunghissima..
Ho suonato in ogni angolo d’Italia ed anche in Europa, senza alcuna agenzia ,né manager…
Ho organizzato e partecipato a rassegne e raduni (reggae.hip hop e jungle) importanti, ho collaborato con la Sony e per anni con la RedBull..
Ho inciso nel ‘ 94 il primo disco di jungle in Italia e ne ho diffuso il verbo..
Ho perso ormai il conto delle serate fatte, in circa trent’anni di attività saranno ormai una cifra a tre zeri…
Dal 2005 iniziai un nuovo progetto (con la fondazione dell’etichetta discografica ”Warsound” e una collaborazione importante con “SEGNALE DIGITALE”(www.segnaledigitale.org), etichetta e collettivo artistico indipendente con cui finora ho prodotto dodici dischi a 45 giri e otto Cd (compilation di artisti emergenti e affermati) dei progetti “warsignals”,”roots and rights“e “bass culture
In cantiere ho diversi progetti che dovrebbero realizzarsi nel corso del 2011……
Cos’è la musica per te?
La musica per me è soprattutto un binomio inscindibile fatto di “Educazione e Intrattenimento”,ma è anche ciò che mi ha fatto prendere coscienza e mi ha allontanato da rischi e pericoli che ha decimato la mia generazione(parlo droghe pesanti ,mafie e qualunquismo..)
La musica è anche cura,messaggio,condivisione ed è anche lottare per i propri diritti !
Descrivici i tuoi “attrezzi del mestiere” e il tuo rapporto con la tecnologia.
I miei attrezzi musicali sono: i dischi,i giradischi,le cuffie,il mixer,il mac e i suoi programmi e internet…
Qual è il disco che hai ascoltato più volte in vita tua?
Dischi che ho consumato per l’ascolto sono sicuramente”Quadrophenia”degli WHO e “Sandinista”dei Clash ma non sono soli,stanno in buona compagnia sicuramente con dischi di Bob Marley e di James Brown e altri ancora..
Torniamo alla consolle, ci racconteresti un episodio della vita di dj che non dimenticherai mai?
Episodi particolari…
Ricordo ancora i miei primi programmi in radio…
Ricordo con piacere il primo tour in Italia (nel 1989) con un sound system vero,con artisti internazionali,con Militant P(uno dei fondatori del sud sound system) e l’incontro a Bologna con Soul Boy.
Ricordo con emozione quando alla presentazione del primo disco (“fuecu”1991) parteciparono gli “Ucci” al completo così come indimenticabile è stato l’incontro con il maestro “STIFANI” il violinista terapeuta delle “tarantate”, così come non posso dimenticare gli incontri con i professori LaPassade e Fumarola.
Ricordo poi la gente che ho visto,cerco di ricordarmi di chi non vedo più,mi ricordo le loro espressioni e le loro voci,mi capita a distanza di vent’anni di vedere,alle serate, i loro figli e le loro figlie,con alcuni di loro ci suono e, non è retorica,per me questa è una grande soddisfazione.
Hai un particolare progetto ideale e concettuale cui arrivare come massima aspirazione?
Progetto ideale : di progetti ne avrei tanti ma…da anni ormai è quasi un cavallo di battaglia (qualche tempo fa riuscì a discuterne per un po’ in Università ma le promesse dei politicanti delusero me e quanti parteciparono attivamente ..)quello di vedere realizzato a Lecce un centro multimediale,una multisala per e della musica con spazio per eventi, prove, studio di registrazione..gestito dagli artisti o dagli addetti ai lavori!
Noto con piacere che alcune iniziative (come principi attivi, bollenti spiriti etc.) dell’attuale giunta regionale stanno permettendo a molti artisti di poter realizzare i propri sogni e soprattutto aiutano un po’ a non emigrare più, beh anche questo era un mio sogno..o un progetto.
Siamo alla conclusione, grazie per il tempo dedicatoci. A te l’ultima parola…
Vi ringrazio per l’opportunità…a presto!