Alla fine si torna in campo. Metabolizzato in qualche modo il terremoto che ha scosso l’ambiente rossoazzurro, la Virtus si presenta al Capozza per la sfida con il Pisticci. I segni della rivoluzione sul volto della squadra salentina non mancano: in panchina solo under e in campo i superstiti dell’epurazione.
Leopizzi torna titolare tra i pali; davanti a lui De Toma e Tafani compongono la coppia di centrali con Presicce esterno destro e Palma sulla corsia opposta. Salvadore, Cenciarelli e Galdean formano la cerniera di centrocampo mentre davanti Chiricò e Aragao si muovono a supporto di Galetti.
Grazie all’ingresso libero in curva nord e tribuna est, il pubblico del Capozza è particolarmente numeroso e si fa subito sentire. Sospinto dai propri tifosi, il Casarano parte subito forte, quasi per scacciare tutte le paure: già al 2′ minuto Chircò, con un velenoso calcio di punizione, mette paura al portiere Marino che si rifugia in corner. Passano 3 minuti e la Virtus trova il gol del vantaggio con Cenciarelli: il regista rossoazzurro è bravissimo a sfruttare la sponda aerea di Galetti e a piazzare la sfera alle spalle del portiere avversario. Le Serpi sono ancora pericolose al 25′ con Aragao che da posizione defilata scarica in porta un sinistro che Marino respinge. Le occasioni migliori del primo tempo sono di marca Virtus mentre il Pisticci si fa vivo dalle parti di Leopizzi solo al 33′ con De Cesare che non riesce a girare in porta la punizione di Leta.
La prima frazione si chiude sull’1-0 e ad inizio ripresa è ancora Casarano, anzi ancora Chiricò: l’attaccante è l’uomo più pericoloso per le Serpi ma Marino riesce a stopparlo con un intervento di piede prima di chiudere la porta anche sul tap in di Galetti.
Le energie del Casarano, anche e soprattutto nervose, cominciano ad esaurirsi consentendo al Pisticci di venire fuori. Mister Fortunato inserisce forze fresche e al 15′ il Pisticci va vicinissimo al pareggio con De Cesare che con un siluro da calcio piazzato costringe Leopizzi a una difficile respinta.
Al 23′ un fallo di Basile nell’area gialloblù da la possibiltà ai padroni di casa di chiudere il match ma dagli 11 metri Chiricò, il migliore in campo, fallisce la trasformazione sparando alto. Un errore che tiene in partita un Pisticci con più benzina nelle gambe: al 29′ Leopizzi è costretto al doppio intervento prima su Lima e poi su Guarino ma 3 minuti più tardi è costretto ad arrendersi alla zampata di Branda, il più lesto a deviare in rete sugli sviluppi di un calcio piazzato. E non è finita perché al 35′ sempre Leopizzi manda all’aria il sorpasso gialloblù ancora con due parate ravvicinate.
Al 90′ è 1-1 e l’Arzanese, vincente sull’Ostuni, è sempre più lontana.
Poco calcio nella trasferta del Nardò sul campo della Battipagliese. Il Toro vorrebbe continuare il proprio straordinario campionato ma i granata sono accolti da un ambiente tutt’altro che ospitale. Un campo ai limiti della praticabilità fa il resto e la squadra di Maiuri torna a casa sconfitta per 1-0, battuta dal gol su rigore di Tronfa.
Il clima è da subito incandescente con alcuni esagitati che invadono il campo e vanno minacciare i giocatori ospiti: nel mirino sprattutto l’ex Montaldi. A causa di queste inqualificabili intemperanze il fischio d’inizio arriva con 20 minuti di ritardo. Di calcio però continua a vedersene davvero poco: il terreno è fangoso e imbastire un’azione degna di tal nome è praticamente impossibile; in compenso non manca l’aggressività e i contatti ruvidi si sprecano. A far da contorno il deprecabile comportamento sugli spalti: ne fa le spese Centanni su cui piovono oggetti mentre si accinge a recuperare il pallone da un fallo laterale. Insomma davvero un brutto spettacolo e un primo tempo da lotta nel fango si spegne sullo 0-0.
Stesso copione nella ripresa ma al 32′ arriva l’episodio che sblocca la partita: l’arbitro Lertua punisce un contatto tra Montaldi e Montano con il calcio di rigore e dal dischetto Tranfa batte Sorrentino per l’1-0. Non succede più nulla fino al 90′ ma la partita prosegue negli spogliatoi dove gli animi continuano ad essere fin troppo surriscaldati.
Una situazione che non è andata giù ai dirigenti granata che hanno resa nota l’intenzione di sporgere denuncia agli organi sportivi e non, per mettere in chiaro le responsabilità di una giornata di ordinaria follia calcistica.