I Giovani Democratici di Lecce chiedono che in città venga intitolata una strada od una piazza a Peppino Impastato, a 63 anni dalla nascita (5 gennaio 1948) ed ucciso incivilmente dalla mafia a Cinisi il 9 Maggio del 1978
Per poter avviare, a Lecce, il dibattito sulla questione della legalità e della lotta alle mafie, oggi, come e più di ieri, è necessario ribadire con forza e convinzione, che la mafia esiste, ancora, e controlla il territorio in cui agisce. La mafia non è un’emergenza. La mafia è un sistema criminale che trova la sua forza anche nel silenzio delle istituzioni, delle organizzazioni politiche, delle associazioni ed, infine, dei cittadini. Per questo è assolutamente necessario rialzare la guardia, mobilitare le coscienze e rendere evidente, anche in questa parte del Paese, la volontà di liberarsi dal giogo mafioso. E’ sempre utile ed opportuno, ribadiscono i Giovani Democratici, fare un richiamo alle proprie responsabilità tutte le cariche istituzionali a garanzia della democrazia e della libertà. La figura di Impastato riveste infatti un grande valore simbolico per l’Italia e in particolare per la nostra terra che ha conosciuto da vicino il le problematiche legate a questioni mafiose. Peppino, giovane militante della legalità, muore infatti per una serie di motivi che non possono ancor oggi non destare la nostra attenzione: egli muore perché sceglie di contrapporsi alla mafia e anzitutto alla mentalità mafiosa, con un coraggio e una determinazione allora incompresi: la mafia è anche un modo di essere e di pensare che va combattuto con un forte impegno civile a partire dalla scuola. Impastato muore, inoltre, perché si rende conto che l’unico vero motore possibile del cambiamento sociale, della liberazione della Sicilia e dell’Italia dalla mafia e da tutte le mafie, è rappresentato dalla libertà, dalla conoscenza e dalla testimonianza. Dalla scelta coraggiosa dei cittadini conoscere, di condividere il senso di legalità e di libertà.
“Per questi motivi, siamo convinti che l’opera e la figura di Peppino Impastato debbano rimanere nella memoria viva della nostra e delle future generazione, come monito e come esortazione, come segno di speranza. Riteniamo importante, quindi, l’intitolazione di una strada o di una piazza a Peppino Impastato perché significherebbe tracciare un punto, se pur minimo, a favore della legalità e contrario alla mafia oltre che dare riconoscimento formale al grandissimo lavoro svolto da Peppino Impastato non solo per la Sicilia ma per l’Italia intera contro la violenza delle organizzazioni criminali per la difesa della legalità e del bene comune”.