“Per amore di patria più che di polemica, crediamo sia arrivata l’ora che i Sindacati e tutte le categorie produttive di Puglia aprano una vertenza seria e reale con la Regione Puglia”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione, Rocco Palese, che aggiunge: “Al duro e giusto monito dei Sindacati sull’assenza di concertazione e sulla inadeguatezza delle politiche regionali ad affrontare le emergenze del territorio, Vendola risponde mettendo i Sindacati in lista d’attesa per domani pomeriggio, incontrandoli solo dopo l’ospitata da Fazio, la conferenza stampa di presentazione dell’emblema degli sprechi stamattina a Roma (il Bifest, che si terrà a Bari e che costerà ben 1,3 milioni di euro di fondi comunitari per appena nove giorni) e soprattutto solo dopo aver presentato, domani mattina in conferenza stampa e senza la concertazione con gli stessi Sindacati, il piano regionale per il lavoro. Ci auguriamo che quantomeno i Sindacati non si facciano prendere in giro da Vendola: loro chiedono concertazione su sanità e lavoro e lui li incontra solo dopo aver deciso da solo i tagli alla sanità e i provvedimenti per il lavoro!?
E poi, in una Regione in cui oggi i dati di Bankitalia ci consegnano una fotografia allarmante sull’aumento del debito di famiglie ed imprese, è possibile che 1,3 milioni di euro di fondi comunitari vengano sperperati in 9 giorni di festival del cinema? Ed è possibile che 10 milioni di euro di fondi comunitari destinati alla realizzazione di porti turistici vengano spostati dalla Giunta Vendola dal capitolo “infrastrutture” a quello di “comunicazione e marketing”? Ed è possibile, ancora, che dal Bilancio autonomo della Regione vengano stanziati 6 milioni di euro per la comunicazione di Aeroporti di Puglia? Siamo forse in una Regione in cui le infrastrutture sono talmente tante da poterci permettere di fare solo comunicazione? La concertazione, Vendola lo insegnava nel 2005, serve per non governare da soli chiusi nella stanza del potere – conclude Palese – ma per confrontarsi costantemente con la platea dei cittadini, dei lavoratori, delle famiglie, delle imprese. E forse questo confronto al Vendola di Governo non conviene più, perché dovrebbe rendere conto del fatto che gli aumenti delle tasse regionali su famiglie e imprese, gli sperperi di fondi comunitari e i palcoscenici pagati dai cittadini, servono per finanziare a spese dei pugliesi l’eterna e personale campagna elettorale del Presidente della Regione”.