“È concepibile che ad una emittente radiofonica sia consentito di appropriarsi di una consistente fetta del mercato delle frequenze, non solo a costo zero ma addirittura usufruendo di un considerevole finanziamento statale?
È tollerabile l’attribuzione dello status di emittente radiofonica comunitaria ad una radio di partito, le cui trasmissioni sono infarcite di continui attacchi ai meridionali, accusati di essere i responsabili del disastro italiano o di essere disonesti, a differenza dei padani, o, ancora, di avere una sanità sprecona o di essere tutti evasori e così via per tutto il giorno, in un crescendo di epiteti e propaganda antimeridionalista?” Sono questi gli interrogativi che l’On. Teresa Bellanova, del Partito Democratico, ha deciso di sottoporre al Ministro dello Sviluppo economico, in un’interpellanza depositata oggi alla Camera dei Deputati, nella quale si chiede, di conseguenza, l’aggiornamento delle disposizioni di legge che attualmente consentono la commercializzazione di frequenze acquisite in virtù del regime speciale riconosciuto alle emittenti radiofoniche comunitarie in ambito nazionale.
“Penso che questa vicenda” spiega la Bellanova “smascheri, in tutta la loro bassezza, i reali meccanismi con i quali questa destra di governo arpiona il consenso delle forze politiche, così come avviene in questi giorni con i singoli parlamentari. Altro che liberismo, riformismo e meritocrazia, tanto sbandierati nei loro roboanti proclami. Quello che in realtà hanno messo in piedi, è un mercato capillare dei privilegi e dei tornaconto, personali e partitici”.
“Ma la cosa più sconcertante è che, in questo come in tante altre fattispecie che abbiamo negli anni denunciato, tutto ciò avviene ad evidente penalizzazione del Sud Italia, nel più colpevole dei silenzi-assensi da parte degli esponenti meridionali del PdL”.
“Ma un messaggio” conclude la parlamentare democratica “vorrei lanciarlo anche a quei settentrionali che, in assoluta buona fede, avevano riposto nella Lega le speranze di porre un argine a ‘Roma ladrona’: anche questa vicenda dimostra come la Lega, invece di combattere quel meccanismo, si sia perfettamente integrata in esso. Ed è sempre alle persone civili del Nord Italia che pongo un quesito: pensate veramente che questa presunta ‘rivincita’ possa realmente, nel terzo millennio, portare il nostro Paese lontano nello scenario globale?”