“Avrà anche potuto ottenere il riconoscimento di “radio comunitaria”, ma se la si ascolta di comunitario, inteso come strumento a vantaggio della collettività, non ve n’è traccia.” Lo dichiara l’onorevole Teresa Bellanova.
“In questi anni di governo del centrodestra diversi sono stati gli scippi perpetrati a carico del Mezzogiorno d’Italia, pensavamo di averne viste, purtroppo, di tutti i colori: dal borseggio dei Fondi FAS alle penalizzazioni che ci sono state inflitte per ciò che concerne i trasporti, dai tagli efferati agli enti locali che si traducono di fatto in assenza di servizi alla cittadinanza salentina e meridionale alla cosiddetta “territorializzazione” dei concorsi pubblici promossa dalla Lega Nord. Evidentemente però ci sbagliavamo, al peggio non c’è mai fine.
Le camice verdi, i fanatici del secessionismo ad oltranza, con un sotterfugio reso attuabile dai fidi amici pidiellini, hanno di fatto scippato le frequenze ad un territorio, il Salento, per trasmettere 24 ore al giorno il proprio messaggio padano-pegagogico fatto di soli insulti nei confronti dei meridionali.
E’ vergognoso che nel 150° anniversario dell’unità d’Italia si dia ancora voce a coloro che con arroganza e prepotenza bruciano in piazza il tricolore italiano. Ritengo sia davvero intollerabile l’atteggiamento di questo Governo che attua una politica di tagli efferati penalizzando l’editoria e le piccole emittenti locali e che invece permette a Radio Padania di usufruire dei finanziamenti statali. Credo però sia ancor più amaro, per tutti i salentini, dover constatare che coloro che hanno voce nel Governo non si impegnano a mettere fine a questa regressione culturale.”