Il 27 gennaio 1910 fu la data di nozze di due miei bisnonni e, nonostante sia trascorso un secolo, e possibile oggi avere un resoconto dettagliato di quel giorno, grazie al fatto che il padre di lei era anche il direttore nonché fondatore del Corriere Meridionale.
L’evento rientrava nella rubrica “Appunti Mondani” e veniva introdotto da un semplice titoletto: “Nozze …….”. L’articolo esordiva: “La sera di sabato scorso, nella casa del nostro amatissimo Arturo …., proprietario di questo giornale, ebbero luogo le belle nozze fra la diletta sua figlia primogenita Maria e l’ottimo ed egregio giovane sig. Alberigo ….. di Giovanni …”, senza risparmiare le poetiche retoriche del tempo: “… la cerimonia soave che univa per la vita due cuori gentili vibranti d’amore e tremanti di speranze …”.
All’epoca, non essendo ancora stati stipulati i Patti Lateranensi e quindi sancito il matrimonio concordatario, le nozze civili e quelle religiose venivano effettuate separatamente. In questa occasione, comunque, si svolsero quasi in contemporanea nell’abitazione del padre della sposa. Da quanto riportato nell’articolo: “Funzionò da ufficiale dello Stato Civile l’assessore sig. Pasquale della Noce …”, invece i testimoni furono: “… il barone di Malcandrino Francesco Lopez y Royo di Taurisano, il marchese Michele Bernardini, il barone Gino Gramazio e il dott. Giuseppe Vadacca.” Ciò per quanto concerne il matrimonio civile, per quello religioso invece: “La funzione religiosa fu celebrata dal Parroco don Gaetano Chiriatti. Compare dell’anello fu il capitano Luigi Coppola del 47. Fanteria.” In merito al rinfresco nuziale: “vennero offerti squisitissimi spumoni, dolci finissimi ed ottimi e svariati liquori, forniti dall’ottima Ditta Oronzo Sciarlò …” Dopo gli auguri di tutta la redazione del giornale, venivano elencate le personalità presenti. Per motivi di spazio ne verranno citate solo alcune: “Tra le intervenute, tutte in toilettes assai eleganti notai: la signora Teresa Coppola-d’Amelio, la contessa Giulia Foscarini-Cosma, […] la baronessa Stella Lopez y Royo Paladini di Malcandrino, […] la signora Maria Gatto del Sangro, ….” Fra i signori erano presenti: “… il conte Niccolò Foscarini, il prof. Ferruccio Guerrieri, […] l’ing. Andrea Gatto, […] l’avv. Nicola De Simone –Paladini, […] il tenente Ottavio Quarta …” Immagino che la casa dei miei antenati straripasse di gente quella sera. Segue una dettagliata descrizione dei regali di nozze che, anche in questo caso, dovrà essere notevolmente sfoltita: “Lo sposo – Anello con smeraldo e brillanti, orologio d’oro con broche in perle e rubini, necessaire da lavoro in argento. Giovanni e Grazia ….., genitori dello sposo – Orecchini, fermaglio e bracciale con diamanti, anello con diamanti. Arturo ……, padre della sposa . Portamonete in argento con monete d’oro. […] Conte Niccolò ……. e contessa Giulia ………., cugini della sposa – Splendido servizio da dessert per 12 in argento. […] Carmela Carteny-Cicala, zia della sposa – Spilla d’oro con smeraldi e perle […] Baronessa Rosa Battistoni – Orecchini con grosse perle …”
Cose d’altri tempi, anche per il semplice fatto che viene fornita pubblicamente tale lista di regali. Forse all’epoca i ladri non sapevano leggere oppure ce n’erano ben pochi. Antichi ricordi di famiglia ritornano per breve tempo alla vita, alla ribalta d’una mondanità diversa ma più ricercata, prima di rientrare nell’oblio cui tutto sembra essere destinato. Ho avuto la fortuna di conoscere la mia bisnonna. Quando morì avevo quasi ventidue anni. Mi fa tenerezza pensarla quel giorno giovane e felice, mentre io l’ho conosciuta anziana ….
Cosimo Enrico Marseglia