“Ora è troppo! Il sindaco Perrone non può continuare a considerare la Regione Puglia come un bancomat per ogni singola esigenza del Comune di Lecce che egli non riesce a soddisfare.” Interviene così la Vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone.
“Né tantomeno può fare politica strumentale su temi così delicati, scaricando sempre sulla Regione le sue responsabilità. Il suo comportamento è strabico ed evidentemente viziato dall’inizio della sua campagna elettorale.
Qualche giorno fa, apprezzando l’impegno della Puglia per i giovani, ha chiesto alla Regione di mettere a disposizione ulteriori risorse sui Principi Attivi! E ciò nonostante la Regione sia l’unico Ente che si occupa di politiche giovanili, che ha finanziato le imprese innovative dei giovani, che l’ha fatto raddoppiando le risorse stanziate e facendolo esclusivamente dal proprio bilancio Regionale! Già, perché la Regione attende ancora dalla Ministra 4 milioni di euro dell’Accordo di Programma Quadro sulle Politiche Giovanili.
Quanto ha previsto il Sindaco Perrone nel bilancio del Comune di Lecce per le Politiche Giovanili? E perché non si rivolge al Governo e alla Ministra della Gioventù Meloni?
A pochi giorni il Sindaco torna a rivolgersi alla Regione per risolvere il problema del campo Panareo. Ancora una volta come a un bancomat, perché risolva i problemi della città di Lecce. Ora, la Regione non si sottrae a dare supporto al Comune e sta valutando ogni possibilità concreta di farlo. In Prefettura ho annunciato al Comune un bando regionale che uscirà entro poche settimane sulla misura Legalità e Sicurezza, con cui si affidano ad ogni ambito di Piano di Zona 700mila euro (P.O. FESR 2007/2013 Asse III Linea 3.4). L’ambito di Lecce potrà decidere se accedere a quelle risorse per i problemi degli abitanti del campo Panareo. Ovviamente compatibilmente con le norme comunitarie che non prevedono l’erogazione di risorse per l’acquisto di prefabbricati, come comunicato al Sindaco.
Ricordo che, da Assessore Provinciale mi impegnai direttamente per la comunità Rom, donando al Comune 200mila euro per l’acquisto di abitazioni prefabbricate.
Con questo programma regionale questo non si può fare. I nostri uffici hanno allo studio tutte le possibilità: se emergerà un’altra modalità non mancheremo di aiutare il Comune. Ma il Sindaco sta andando sopra le righe. Con lo scaricabarile non si risolve il problema del campo Rom né quello della Comunità Rom che invece richiedono interventi integrati che tengano conto che c’è una situazione di degrado nel campo e ci sono famiglie con minori. Capisco le difficoltà dei Comuni a cui il Governo ha tagliato i fondi per i servizi sociali ma la Regione non è un bancomat e neanche l’Ente su cui scaricare responsabilità e frustrazioni.”