“Domani sarò in piazza al fianco di tutte quelle donne che, in tutta Italia, pretendono rispetto per il proprio talento e per il proprio intelletto.” Lo dichiara l’ on. Teresa Bellanova. “In questi anni nei media, nella pubblicità, nell’intrattenimento, e purtroppo oggi anche in una parte della politica
, si è privilegiato il corpo delle donne piuttosto che consentire loro di offrire il proprio fondamentale contributo allo sviluppo di una società più giusta. Il risultato più eloquente della miopia di questa operazione lo si può trovare in tutte le impietose istantanee della condizione della donna, nel mondo del lavoro come nella società e nella politica, che tutti gli organismi e gli istituti di ricerca, nazionali ed internazionali, puntualmente ci forniscono.
Non si tratta, quindi, di esprimere giudizi morali, ma di tutelare ed affermare la libertà femminile. Il messaggio che donne con le più svariate storie personali domani porteranno all’unisono per strada è “noi ci siamo, e non permetteremo a questo Paese, mentre il mondo intero cambia, di metterci ai margini con un modello culturale, economico, sociale sempre più per soli uomini”.
Ci tengo a ricordare a chi oggi ci affibbia l’etichetta di “puritane”, che l’unica forma di puritanesimo che l’Italia ha conosciuto in tempi recenti è stata quella indossata ipocritamente in diversi Family day da tanti di quei “signori” che oggi vanno in altre piazze a sventolare mutande come “trofei di battaglia”.
Domani sarò in piazza a gridare forte che io non ci sto! Non ci sto alla mercificazione del corpo delle donne, così come non ci sto alla mercificazione del lavoro, delle Istituzioni, della funzione di parlamentare. Non ci sto, come donna, come essere umano, alla mercificazione della dignità in tutte le sue forme.
Per questi motivi anche io sarò domani in piazza, al fianco di tutte le donne che reclamano quel ruolo che la Storia, anche di questo Paese, gli riconosce ma che oggi l’attualità gli nega.”