È cominciato in seconda commissione del presidente Giovanni Brigante, il percorso della proposta del consigliere Donato Pentassuglia che contiene modifiche e integrazioni alla legge regionale “norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico-ambientali e per la regolamentazione dell’attività venatoria.
“Modifiche necessarie – la ha definite Pentassuglia – perché recepiscono e adeguano la legge regionale alle direttive comunitarie”.
Quella che finisce con l’essere una legge “sulla caccia” è un tema destinato a creare qualche problema alla maggioranza, che deve destreggiarsi nel contemperare le esigenze di una Regione e il suo territorio ricco di aree protette e quindi sottoposte a tutela, con il rispetto dell’attività venatoria che vanta molti simpatizzanti.
Ma la cosiddetta “quadra” sembra possibile. L’assessore Angela Barbanente e Dario Stefàno, ciascuno per le proprie specifiche competenze, su sollecitazione del presidente della commissione Brigante, entro trenta giorni presenteranno le loro proposte di emendamento alla Commissione. Tutto sarà valutato dall’organo legislativo e posto poi all’attenzione delle associazioni ambientaliste, venatorie e agricole.
Così l’effetto è del “come salvare capra e cavoli” e anche il paventato rischio di sottrazione di autonomia e poteri alle Commissioni o al Consiglio sarebbe sventato. Nel corso della discussione, infatti, il consigliere Michele Losappio ha ventilato la possibilità che questa legge non sia proprio in sintonia con la linea politica del governo e ha esortato i suoi colleghi a non legiferare in distonia con la Giunta. Intervento non apprezzato dai consiglieri di minoranza, Massimo Cassano, Pietro Lospinuso, Andrea Caroppo e dall’Udc, Salvatore Negro. Ma anche Michele Ventricelli e Francesco Laddomada hanno manifestato la imprescindibile necessità di rivendicare il ruolo del Consiglio e delle Commissioni. Ventriceli ha detto di “essere favorevole ad un’idea di riforma che tenga conto del rispetto dell’ambiente”.
La verità è che quella di Losappio può essere considerata una sorta di boutade, che ha consentito di ricondurre il tema nell’alveo di una “corretta impostazione”. D’altro canto anche il proponente Pentassuglia ha sottolineato che è condivisibile la necessità di approfondimento attraverso le proposte di emendamento che saranno avanzate dal governo. “È importante – ha detto Pentassuglia – che si stia cominciando un ragionamento su questo tema. La politica deve tenere conto delle esigenze e degli interessi di tutti i cittadini”.