“Interveniamo a seguito di quanto sostenuto, anche a mezzo stampa, da Remigio Venuti, per esclusivo amore di verità.
Venuti ha parlato, senza mezzi termini, di “un arresto totale del programma strategico di Area Vasta”, attribuendo ciò alla “gestione Fitto – De Masi” e alla “sostituzione completa delle figure professionali
formate nella precedente esperienza di programmazione con altre di ‘propria fiducia’, coordinate dal nuovo responsabile Cosimo Casilli”.” Lo comunicano in una nota congiunta il Sindaco di Maglie, Antonio Fitto, e il sindaco di Casarano, Ivan De Masi.
“Innanzitutto occorre ricordare che, da quando è stata nominata la nuova struttura tecnica, vale a dire dai primi di agosto 2010, con il coordinamento del dott. Cosimo Casilli, non solo si sono ottenuti ottimi risultati, ma si è lavorato in maniera trasparente e condivisa con l’intera cabina di regia. Il metodo di lavoro utilizzato è stato quello della condivisione con i referenti istituzionali della Provincia e con tutti i sindaci della cabina, che, è bene ribadirlo, sono i rappresentanti dell’assemblea dei sindaci.
La cabina di regia, appositamente convocata nei giorni scorsi, ha espresso, in modo trasversale, totale ed unanime apprezzamento per il lavoro dei Sindaci Fitto e De Masi e per il lavoro svolto da Cosimo Casilli. Ha inoltre esortato quest’ultimo ad andare avanti nell’opera intrapresa.
Tornando alle affermazioni di Venuti, l’intero impianto del suo intervento si fonda su una serie di inesattezze.
Giova ricordare, innanzitutto, che fino a marzo-aprile 2010, i consulenti nominati in Area Vasta erano gli stessi degli anni precedenti, con l’unica eccezione del dott. Cosimo Casilli come consulente senior e senza nessun ruolo di coordinamento. Il ruolo principale, sino a quella data, è stato ricoperto dal dott. Vitali e dalla R.U.P. Caterina Mastrogiovanni.
L’Ufficio è stato formato nei primi giorni dell’agosto 2010 e il dottor Casilli, unica sostanziale novità, è stato nominato coordinatore il 3 agosto 2010. Anche in questo caso è paradossale parlare di nuovo gruppo tecnico visto che è stata confermata come R.U.P. la dott.ssa Mastrogiovanni. Una volta scaduto il contratto, il dott. Casilli ha chiesto che non gli venisse rinnovato. Ha solo continuato a lavorare fino ad oggi per garantire continuità. In totale ha quindi rivestito la carica di coordinatore per circa 6 mesi.
In questi sei mesi, che sembrano la causa di tutti i mali e dell’immobilismo della struttura di Area Vasta, sono invece stati raggiunti importanti risultati, contrariamente a quanto affermato da Venuti.
Venuti ritiene che il programma redatto sotto la sua amministrazione “approvato con riserva nella relazione VAS” sia stato “sostanzialmente bocciato nella fase di approvazione finale”.
In realtà, le riserve espresse in merito alla VAS fanno riferimento alla documentazione inviata l’8 aprile 2010, quando certamente non era coordinatore il dott.Casilli, ma quando era ancora in carica il precedente gruppo tecnico.
L’Ufficio di piano, con verbale del 31 agosto 2010, aveva espressamente fornito delle indicazioni operative per adempiere alle ultime indicazioni del Nucleo di valutazione per l’approvazione del Piano Strategico. Se dei ritardi ci sono stati, non possono che essere ascritti a chi, avendo una memoria storica, era stato incaricato di seguire le ultime fasi.
Nonostante ciò, nel verbale del Nucleo di valutazione in merito al Piano strategico territoriale si legge che lo stesso Nucleo “esprime parere positivo in ordine alla rispondenza della versione definitiva del Piano strategico dell’Area Vasta Sud Salento SALENTO2020 con le precisazioni e le evidenziazioni di cui in motivazione”. In merito all’innovazione tecnologica e alla misura 1.5, è bene sapere che Area Vasta aveva commissionato la redazione del progetto preliminare ad Area Sistema. Tra giugno e luglio, Area Sistema non aveva ancora trasmesso ad Area Vasta il progetto con le integrazioni richieste dalla Regione.
Nonostante i solleciti per la trasmissione del progetto, la risposta fu che non era possibile completare il progetto.
Dopo una lunga fase dedicata all’integrazione, si è comunque arrivati alla definizione condivisa di un progetto preliminare.
Tra l’altro, la negoziazione con la Regione ha prodotto un ulteriore finanziamento di circa 600.000 euro rispetto a quanto inizialmente previsto dalla delibera regionale. Il nuovo progetto preliminare sarà approvato nella prossima Assemblea dei Sindaci.
Riguardo la misura 2.4 è assolutamente falso che erano destinati alla misura 20 milioni di euro; la delibera stralcio ne prevedeva meno di 5. Entro il 30 giugno, però, non era stato attivato nessuno degli interventi proposti, perché non esisteva alcuna graduatoria di merito. Pertanto si è dovuto ricominciare tutto da capo nei primi di agosto con la nomina del nuovo Ufficio di piano.
Ad ogni modo, il lavoro svolto è stato riconosciuto nell’incontro avuto in Regione il 10 dicembre 2010, alla presenza dei sindaci Fitto e De Masi e di tutto il gruppo tecnico. In quell’occasione, il dirigente dello Sviluppo economico, dott. Pellegrino, ha definito la procedura adottata come una pratica di eccellenza e la Vice-Presidente si è impegnata ad un ulteriore finanziamento per Area Vasta Salento 2020 dopo aver superato le possibili resistenze da parte delle altre Aree Vaste. Ciò porterà, se la Regione dovesse accogliere la proposta fatta propria dalla Vice-Presidente e dalla struttura regionale per lo sviluppo economico, ad un intervento di efficientamento energetico per ogni Comune, per una somma ancora non quantificata, ma superiore ai 24 milioni di euro.
I tempi dell’intervento, come è chiaro, non dipendono da Area Vasta ma dalle decisioni regionali.
Sulla misura delle bonifiche ambientali, gli interventi previsti da tre sono passati a sei e anche in questo caso l’istruttoria tecnica si è conclusa positivamente.
Anche l’attività di attuazione e monitoraggio sulle risorse destinate direttamente ai Comuni è stata seguita con attenzione. Per questa ragione il primo ottobre sono stati convocati tutti i sindaci con i rispettivi uffici tecnici.
Per chiudere, sottolineiamo che già da tempo i rappresenti istituzionali regionali, anche pubblicamente, hanno sollevato perplessità riguardo il sistema delle Aree Vaste. In questo senso sarà nostro dovere svolgere una pressante azione per avere la possibilità di improntare un confronto tra le Aree Vaste e la Regione. È del tutto evidente, quindi, che il destino delle Aree Vaste è strettamente legato alla valutazione della Regione.”