“E’ chiaro che nello strazio che la Giunta Vendola sta compiendo della sanità pugliese, il Salento è più penalizzato di altri territori”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale salentino del pdl, Roberto Marti. “Come se non bastasse la chiusura di ben 4 ospedali
(Gagliano, Maglie, Poggiardo e Campi) – aggiunge marti – si aggiunge la carenza di infermieri che al Vito Fazzi sta causando enormi disagi ai cittadini e che i vertici della Asl addirittura scaricano sugli stessi infermieri definendoli fannulloni. Per non parlare del fatto che, dal primo gennaio scorso e nonostante le nostre denunce, il Salento è ancora privo di una Pet Tac, con tanto di insofferenza e nervosismo dell’assessore che in un fuorionda dei giorni scorsi diceva di essersi”rotto”. Non capiamo la ragione per cui la Asl di Lecce non chieda alla Giunta Regionale di assumere gli infermieri mancanti, attivando la deroga al blocco del turn over prevista da Leggi nazionali e regionali; non capiamo come si possa definire “fannulloni” infermieri che, insieme con tutto l’altro personale medico e paramedico, garantiscono con dedizione e anche oltre l’orario di lavoro che i cittadini vengano assistiti in un quadro di assenza totale di programmazione. Così come, non si spiega il motivo del mancato rinnovo della convenzione per la Pet Tac con lo studio di Lecce, quando la Regione è comunque obbligata per Legge a pagare la prestazione anche se i cittadini vanno a farla altrove. Capiamo solo che se la sanità non funziona, a Lecce come nel resto della Puglia – conclude Marti – la colpa non è certo degli operatori sanitari e dei pazienti ma di un Governo regionale che ha colonizzato e lottizzato tutte le poltrone scegliendo poi di tagliare i servizi ai cittadini per lasciare intatti gli sprechi”.
“Se dovesse rispondere a verità la notizia del via libera da parte della Regione per la convenzione con la Pet Tac di Calabrese a Lecce, allora non si potrebbe non esprimere soddisfazione per una decisione, che mette finalmente fine ad una vera e propria ingiustizia sociale”
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, che per settimana, attraverso due diverse interrogazioni, ha portato avanti la battaglia per far sì che la Pet Tac della struttura Calabrese, sulla Lecce – Cavallino, potesse funzionare in pieno regime di accreditamento.
“Non ci sono malati di serie A e malati di serie B – prosegue Buccoliero – soprattutto quando parliamo di patologie delicate come quelle tumorali. A Lecce esiste una situazione paradossale, che vede tanti malati oncologici costretti a spostarsi a nord della Puglia o, addirittura, fuori regione per sottoporsi ad un esame salvavita come la Pet Tac, con tutti gli evidenti disagi del caso. Avviare la convenzione con il centro Calabrese significa riconoscere la dignità di tanti pazienti salentini, che hanno diritto, al pari di tutti gli altri cittadini pugliesi, ad ottenere cure efficaci e tempestive, restando nella propria provincia.
Si tratta di un percorso di dignità sociale, che non può e non deve essere sottovalutato.
L’augurio sincero – conclude Buccoliero – è che questa notizia trovi immediatamente conferma con un’azione concreta, che metta finalmente fine all’attesa di tanti pazienti oncologici, che chiedono solo di essere messi nelle condizioni di combattere, con i giusti strumenti, contro una difficile malattia”.