Per la produzione di energia rinnovabile come politica di sviluppo regionale delle aree rurali, il governatore della regione Puglia, Nichi Vendola ha incontrato questa mattina la delegazione Ocse. “Noi abbiamo scelto la green economy come modello di sviluppo alternativo a quello distruttivo dei valori dell’ambiente. E in questo contesto, il rapporto tra energie rinnovabili e sviluppo rurale oggi è un argomento fondamentale da affrontare”.
Lo ha dichiarato Vendola a conclusione della tre giorni di studio da parte dei numerosi delegati dei vari Paesi coinvolti nel progetto proposto dall’OCSE. Oggi molti paesi hanno la consapevolezza che la produzione di energia rinnovabile costituisce un’opportunità di sviluppo per le regioni rurali. Grazie alla produzione di energia verde, le aree rurali infatti hanno la possibilità di utilizzare il proprio patrimonio di fonti energetiche rinnovabili per creare posti di lavoro stabili e preziosi in settori emergenti, incoraggiare gli investimenti e migliorare il proprio capitale umano e sociale.
“Abbiamo la possibilità per esempio – ha detto Vendola – di ragionare su quei terreni inquinati da diossina o da arsenico che non possono essere più coltivati e produrre lavorazioni tradizionali. Occorre far respirare il terreno che è stato inquinato e abusato dalla chimica e occorre anche poter immaginare un reddito per i proprietari di quei terreni. Bisogna contestualmente però immaginare che le energie rinnovabili, nelle campagne come nelle città, non possano svilupparsi con le mega aziende o con i grandi impianti . Devono svilupparsi con le centrali di piccola taglia.
Per l’agricoltura dunque occorrono piccole centrali per l’autoproduzione e l’autoconsumo.
Questa è la via maestra. Così come nelle città – ha concluso Vendola – dobbiamo privilegiare il pannello fotovoltaico per famiglia. Con questi presupposti si può arrivare ad un risultato straordinario per i cittadini, per i lavoratori e per gli imprenditori, quello cioè dell’abbattimento della bolletta energetica e dell’abbattimento dell’inquinamento”.