La strelitzia è un genere di piante erbacee sempreverdi perenni appartenenti alla famiglia delle streliziaceae originaria del Sud Africa che si sta sempre più diffondendo nelle nostre colture per il favore che i suoi originali fiori, assai vistosi e di lunga durata hanno incontrato nei consumatori.
Prezioso quanto le orchidee, questo fiore molto apprezzato per l’incredibile bellezza è altrettanto noto come “fiore del paradiso” , “uccello del paradiso” o “lingua di gallo”, a causa della sua forma particolarissima, del suo portamento elegante, dei suoi cromatismi a contrasto, delle sue dimensioni vistose.
Comprende specie dalle grosse radici e grandi foglie persistenti. La specie più coltivata come pianta ornamentale è la Strelitzia reginae originaria del Sud Africa, a crescita lenta, con grosse radici e grandi foglie persistenti, erette, coriacee, ovali ed allungate, con fiori dalla forma particolare, portati alla sommità di steli alti come le foglie fino a 2m, e che spuntano in sequenza per lunghi periodi da una spata dalla particolare forma a becco di airone, di colore arancio, giallo o blu intenso; altra specie degna di nota è la Strelitzia nicolai originaria del Sud Africa, a crescita moderata, alta fino a 8 m grazie al falso tronco costituito dalla base delle foglie, simili a quelle del banano, lunghe fino a tre metri con la lamina di circa 1,5 m, fiori riuniti in infiorescenze simili al becco di un airone di colore dal purpureo al bluastro scuro.
Il frutto è una capsula triloculare all’interno della quale si formano i semi di colore nero con la parte esterna piumosa e colorata e sta bene tanto all’esterno che in vaso, purchè siano rispettate specifiche esigenze climatiche: adora le temperature miti, non sopporta il gelo, preferisce luoghi arieggiati e necessita di molta luce, evitando però le ore centrali, quando i raggi diretti del sole potrebbero danneggiarla.
Anche se si moltiplica per seme o divisione della talea, inizialmente è consigliabile acquistare piante già adulte, in quanto la strelitzia è molto longeva e quindi senza alcuna fretta di fiorire: le prime creste colorate compaiono solo dopo cinque anni di sviluppo. Per l’impianto occorre un terreno fertile ed un po’ sabbioso per il drenaggio dell’acqua irrigua e, nel caso di piante ancora giovani e sistemate in interno, annualmente, fino alla prima fioritura, si deve provvedere al rinvaso per favorire la cospicua crescita della pianta che gradisce l’umidità, necessitando perciò di annaffiature frequenti e costanti con nebulizzazione delle grandi foglie. Il periodo di fioritura, molto lungo, va dall’autunno fino alla primavera inoltrata, per tutti coloro che sono dotati del famoso “pollice verde!”
Introdotta in Europa nel 1700, fu subito dedicata a Carlotta-Sofia di Meclemburg-Strelitz, vedova di re Giorgio III d’Inghilterra, cui la pianta deve il nome. Questa felice associazione iniziale, unita ad oggettive considerazioni di carattere estetico, non spiega solo perché si chiama “regina” la varietà di strelitzia più nota, ma pure il significato normalmente attribuito al fiore, che indica, appunto, maestà e nobiltà.