Era rimasto schiacciato dal suo quad, durante un’escursione tra le dune di Ca’ Mello di Porto Tolle, nel delta del Po. Il suo cuore, però, ha cessato di battere, dopo 15 giorni di agonia.
Roberto Manco, 61 anni, sottoufficiale dell’esercito, ormai in pensione, aveva lasciato la sua Racale anni fa, per seguire la carriera militare. Quando ne aveva la possibilità, tuttavia, tornava nella sua terra natìa, per far visita alla sorella, che vive col marito, a Racale.
L’ultima volta solo nel settembre scorso, quando insieme ad alcuni amici decise di trascorrere qualche giorno di vacanza al sud.
Appassionato di motociclismo, a due e quattro ruote, e socio Motoclub, il leccese, il 10 aprile scorso, insieme a quattro amici, aveva raggiunto il Polesine, per una scampagnata sul quad. D’improvviso, però, forse per una manovra azzardata, il suo mezzo si è impennato, finendo con l’esserne schiacciato.
Gli amici che erano con lui, pur shockati, hanno subito chiamato i soccorsi. Una eliambulanza lo ha trasportato d’urgenza in ospedale. Per 15 giorni, i medici del nosocomio di Rovigo hanno tentato di tenerlo in vita. Alcune complicazioni dovute alle ferite riportate nel ribaltamento, purtroppo, non gli hanno lasciato scampo. Si è spento nel giorno di Pasqua.
Roberto Manco, dopo aver girato mezza Italia per via della sua attività professionale, si era trasferito a Romano d’Ezzelino, in provincia di Vicenza. Qui si era sposato ed aveva messo su famiglia con due figli.
Sul caso sta indagando la polstrada di Adria, per accertare eventuali responsabilità.
I familiari della vittima, partiti da Racale alla volta di Romano per partecipare ai funerali, che verranno celebrati domani pomeriggio, hanno concesso il nulla osta per l’espianto degli organi.