Giovani e politica: un binomio stridente e agli antipodi. Ma queste parole rappresentano un problema reale o un semplice strascico moderno di risaputi luoghi comuni?
Probabilmente entrambe le opzioni costituiscono la risposta.
Il divario sociale-comunicativo tra le istituzioni e i giovani è un problema reale che caratterizza la nostra società. La politica intesa come una casta chiusa di fortunati “arrivati” che si barricano nella loro bolla e non permettono a nessuno, se non a pochissimi, di entrarvi.
I giovani, sfaticati e svogliati che vivono nel loro ozio quotidiano, passando da un social network all’altro come da un programma televisivo all’altro. Disinteressati di politica e attualità, preferiscono darsi da fare per il programma del sabato sera più che informarsi su quello elettorale.
Tutto ciò è amara verità, ma quanto spesso abbiamo sentito queste parole? Forse troppo. E’ bello, in quest’ottica, poter affermare a pieno titolo che le eccezioni esistono; sfatare i luoghi comuni, distruggere le mentalità ferme e stagnanti dando voce e spazio a coloro che, invece, sono in continuo movimento e che, a prescindere dal colore politico che li caratterizza, dall’età e dalla posizione sociale si uniscono in una sola schiera, ponendosi sullo stesso piano e creando una sinergia creativa e allo stesso tempo di scambio, prendendo ognuno dall’altro ciò che di meglio può essere colto. E’ proprio questo il caso della nostra regione e dei nostri giovani. La regione Puglia insieme alla città di Lecce può vantarsi ad alta voce di aver spezzato una linea di pensiero e di azione, che ha caratterizzato per lungo tempo la nostra società. L’ impegno, presente anche in precedenza, ma ora più che mai rinnovato che la provincia ha sottoscritto con i suoi giovani rappresenta il culmine dell’investimento su quella che sarà, grazie anche a queste iniziative nel presente, la classe dirigente del futuro. Provincia e giovani hanno firmato un protocollo d’intesa che prevede la totale partecipazione propositiva dei giovani e l’impegno delle istituzione a tener conto nelle azioni compiute in ogni settore di competenza delle istanze giovanili. Il protocollo è nato dall’idea del giovanissimo Giorgio Pala, diciassettenne, capo d’istituto del Liceo Classico Palmieri di Lecce che insieme a Giulio Palazzo, diciannovenne, presidente della consulta provinciale degli studenti ha proposto l’idea alla vicepresidente della Provincia di Lecce Simona Manca che si è prestata immediatamente alla messa in atto del progetto. Dunque, giovani svegli e carichi di proposte e politici pronti ad accogliere le stesse. Gli stessi giovani ideatori del protocollo (creatori ed amministratori anche del recente blog Civesalentini, cerniera di dialogo telematica fra giovani e istituzioni!) sono stati gli organizzatori, nelle vesti di componenti del movimento studentesco Carpe Diem, della conferenza stampa che si è svolta proprio ieri pomeriggio, presso le Officine Cantelmo a Lecce “Young Politics. La politica vista dai giovani e i giovani visti dai politici” . I Rappresentati delle istituzioni sono stati chiamati dai ragazzi per essere stuzzicati e messi alla prova. Una domanda ciascuno e cinque minuti per rispondere. La domanda riguardava, ovviamente, le politiche giovanili, precisamente quello che è stato chiesto era: Cosa avete fatto e cosa farete nella nostra politica per i giovani? E soprattutto quanto pensiate che siano importanti le politiche giovanili?
In apertura della conferenza, prima degli interventi, il sindaco di Lecce Paolo Perrone ha portato i saluti ai ragazzi e li ha ringraziati per “averci dato questa opportunità; speriamo – continua Perrone- che non sia solo una semplice e sporadica occasione. Riteneteci, e parlo al plurale includendo tutti i miei collaboratori, sempre pronti per confronti e dibattiti su quella che è la parte più interessante della nostra società: i giovani.” Insieme al sindaco, ha introdotto la successione di interventi anche il presidente della consulta provinciale degli studenti Giulio Palazzo: “ Ringrazio le istituzioni , ma il mio ringraziamento va in particolare ai ragazzi che con la loro partecipazione a questo incontro hanno fatto capire che la fantomatica generazione x, come ci chiamano, non vive solo di social network e di grande fratello. A mio modesto parere i problemi che maggiormente divorano i giovani sono fondamentalmente due: l’atteggiamento di una grande fetta di politici nostrani che si chiudono nel loro castello di cristallo e non aprono la porta a nessuno e l’atteggiamento dei giovani nei confronti dei social network per esempio; in una società caratterizzata da questi mezzi, che sicuramente rappresentano un grande potenziale, ma che vengono usati nella maniera sbagliata, si crea nel giovane l’alienazione totale. E’ proprio da questa esigenza di far capire che noi giovani ci siamo, che non vogliamo essere etichettati come bamboccioni che siamo qui oggi.”
Dopo l’introduzione, il primo intervento è stato della vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone; di seguito vi riportiamo la sua risposta alla domanda-provocazione uguale per tutti:
“Ringrazio innanzitutto i giovani per averci concesso questa grande opportunità che non mi sono fatta sfuggire. Inizio con una domanda: Qual è la dimensione dei giovani nella società? La risposta è agghiacciante; secondo i dati ISTAT il 70% delle imprese italiane è gestito da over 70; questo vuol dire che non vi è alcun cambio generazionale. Ora, un amministratore che legge questi dati è uno sciocco se non punta immediatamente le sue forze e i suoi investimenti sui giovani in modo da creare un cambio generazionale. Noi come regione, abbiamo realizzato tantissime iniziative politiche per i giovani e da questo punto do vista la Puglia ed il Salento vivono un momento d’oro. Quello che bisogna capire è che le politiche giovanili devono essere un punto cardine di ogni assessorato. L’assessore alle politiche giovanili è Fratoianni e l’assessore allo sviluppo economico sono io, vi assicuro che non c’è un passo che non muoviamo insieme. Fare politica per i giovani significa compiere delle scelte, agire per l’innovazione. In un momento di crisi non c’è investimento migliore; con la Cina non faremo competizione per i prezzi, ma per le capacità e per l’intelligenza.”
Dopo la vice-presidente, la parola è passata al consigliere regionale Saverio Congedo. Alla domanda, sempre uguale, Congedo risponde:
“Quando si parla di giovani, purtroppo, si rischia spesso di cadere nella retorica. Una questione fondamentale per me è quella della meritocrazia, fra tutte le cose dette credo infatti che la riforma Gelmini abbia in questo senso anche dei meriti.
Per quanto riguarda la politica, credo che sicuramente i giovani di oggi possono operare in una maggiore serenità rispetto al passato dovuta, a mio parere, dal fatto che sono ormai passati i periodi tragici dello scontro fisico in piazza, quando non si poteva uscire da soli, quando ci si prendeva una sprangata per aver affisso un manifesto, ma se da un lato, quindi, c’è questa serenità, da un altro vi è una maggiore difficoltà rappresentata dall’assenza di organizzazioni politiche territoriali.
Io credo che chi fa politica deve effettuare un esame di coscienza e lasciare largo spazio ad una futura classe dirigente che ha tutto il diritto e il dovere di emergere.”
Infine, non per importanza, la vicepresidente della provincia di Lecce Simona Manca:
“ La Provincia di lecce ha mandato avanti negli ultimi tempo moltissimi progetti; fra tutti ricordiamo:
Le cento voci della mia provincia, ideato nell’ambito dell’Azione ProvincEgiovani, per favorire l’integrazione e il dialogo tra giovani di culture diverse e finanziato dal Ministero della Gioventù per il tramite dell’UPI. L’iniziativa ha offerto alla Provincia di Lecce l’opportunità di intervenire su una fascia d’età tradizionalmente trascurata dalle politiche per l’immigrazione e integrazione.
Ricordiamo l’iniziativa ClimAction, in partnership con la Provincia di Agrigento, l’obiettivo di questo progetto è quello di coinvolgere la scuola in attività finalizzate alla tutela delle risorse naturali e alla loro promozione e valorizzazione nell’ottica di uno sviluppo sostenibile del territorio.
Il progetto ALBAndolaBANDA che vede come capofila il comune di Salice Salentino e il progetto di “Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali” che vede come capofila il comune di Specchia e di cui la Provincia di Lecce è partner e coofinanziatore.
Il Concerto per la vita e per la pace, il progetto di mobilità giovanile Gioventù in Azione, inoltre molto si sta facendo nell’ambito dei trasporti con il progetto Disco-bus. E’ in programma inoltre l’apertura di uno sportello Gai dedicato ai giovani artisti. Tutti questi progetti vedono il culmine nel protocollo d’intesa firmato con il CDS, perché l’obiettivo generale in realtà è cercare di coinvolgere i giovani nelle scelte fondamentali che l’ente stesso effettua. Partecipare, è la parola chiave.
Chiudo dicendo che sono orgogliosa di essere stata travolta più che coinvolta in questo progetto. Questi ragazzi hanno sfatato il mito del disimpegno e dell’alienazione giovanile. Avete sfatato un luogo comune, ed io vi ringrazio per questo e sono sicura che non solo voi otterrete un risultato e cioè quello della grande partecipazione, ma anche noi otterremo il risultato di essere sempre aderenti alla realtà e vicini ai giovani.”