“Probabilmente questa volta siamo riusciti a rompere il muro dell’ideologia inducendo Vendola e la maggioranza di centrosinistra ad una riflessione per evitare di far nascere un carrozzone in contrasto con la normativa nazionale. Diamo atto positivamente al Presidente e alla maggioranza
di aver avuto rispetto istituzionale e politico per il ruolo dei Consiglieri regionali”. E’ il commento del capogruppo del Pdl, Rocco Palese all’accettazione da parte del Presidente Vendola e della maggioranza di rinviare alla prossima seduta la discussione del DDL di istituzione dell’Ente Idrico pugliese, per dare la possibilità a tutti i Consiglieri regionali di leggere e approfondire il testo del Decreto Sviluppo approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, con particolare riferimento alla parte in cui disciplina l’organizzazione del servizio idrico e prevede la creazione di una Agenzia nazionale di Vigilanza sulle risorse idriche.
“La prima necessità – ha detto Palese – è quella di confrontare il testo del DDL della Giunta con quello del Decreto nazionale, onde evitare che la Puglia approvi l’ennesima Legge censurabile dalla Corte Costituzionale. Nel merito poi vi sono riflessioni e domande da porsi, visto che l’Agenzia nazionale si propone come un organismo snello e dai costi bassi. Per esempio: il DDL pugliese prevedeva un comitato composto da 9 membri che, su richiesta dell’opposizione, sono scesi a 5. Oggi, visto che l’Agenzia nazionale ne prevede 3, è lecito chiedersi se non siano troppi i 5 componenti previsti dal nostro DDL? Inoltre l’Agenzia nazionale prevede di funzionare solo con 1 Direttore Generale e 40 dipendenti (di cui peraltro 20 in comando da altre Pubbliche Amministrazioni); il DDL della Giunta Vendola invece prevede 1 Direttore Generale, 1 Direttore Amministrativo e 1 Direttore Tecnico, più un numero illimitato di personale a piè di lista. E’ fuori luogo prevedere un limite per dirigenza e personale, visto peraltro che in base a quanto previsto dal DDL saranno i cittadini, con l’aumento delle tariffe, a pagare il costo di funzionamento dell’Ente idrico pugliese?
Insomma – ha concluso Palese – è evidente la necessità di rivedere i contenuti del DDL in virtù di quanto previsto dal Decreto Nazionale e, per quanto condividiamo l’esigenza di governare espressa dal Presidente Vendola, è necessario anche che ciascun Consigliere regionale sia messo dal Governo regionale nella possibilità di esercitare al meglio e a pieno la propria funzione legislativa. Per questo, per quanto si rimanga chiaramente su posizioni politiche e di merito ben diverse, diamo atto al Presidente Vendola e alla maggioranza del fatto che, accettando la nostra proposta di rinvio alla prossima seduta, ha garantito il diritto/dovere non dell’opposizione, ma di ogni Consigliere, ad essere pienamente consapevole di ciò che si appresta a votare. Dal punto di vista politico resta il risultato positivo della speranza che oggi il nostro monito abbia suscitato più di una riflessione nella maggioranza di centrosinistra”.