Prima ha rubato 15 euro dalla cassa del ristorante “Osteria Carù” di Guagnano e poi ha tentato di rubare invano una Fiat “Palio”, ma alla fine intervengono i carabinieri che fanno scattare gli arresti per Alessandro Simmini, 40enne, già noto alle forze dell’ordine.
È accaduto stamattina, quando nel mirino dell’uomo sono finiti un ristorante di Guagnano e un’auto parcheggiata nei paraggi.
La prima “visita” è stata riservata all’ “Osteria Carù”, nella zona centrale di Guagnano, dove l’uomo ha forzato il portone d’ingresso con una grossa pietra, introducendosi poi nei locali dell’esercizio alla ricerca di denaro o di qualsiasi altra cosa di valore.
Per far questo ha forzato il registratore di cassa e le porte dei vari ambienti, non immaginando che il proprietario del ristorante avesse da tempo assunto l’abitudine di custodire altrove l’incasso giornaliero; infatti arraffato il magrissimo bottino, circa una quindicina di Euro, si è dileguato.
La particolarità: per maneggiare e custodire il danaro il SIMMINI si è premurato di utilizzare un calzino, che poi però non si è accordo di aver perso mentre si allontanava dal locale. Appena uscito, il 40enne ha cercato di impossessarsi di una Fiat “Palio” parcheggiata nei pressi.
Immediato il tentativo di scardinarne le serrature e metterla in moto, ma altrettanto immediato è stato il risveglio del proprietario del mezzo che, intuito al volo il pericolo, si è precipitato fuori di casa e ha tentato di bloccare il malfattore.
Ne è nata una brevissima colluttazione, al termine della quale il ladro si è dato alla fuga a piedi.
E qui la seconda particolarità: il proprietario della “Palio” ha notato come il ladro (che nel tentativo di divincolarsi aveva pure perso sul posto le proprie scarpe) indossasse dei pantaloni di pigiama.
Altrettanto rapidi, però, sono stati i Carabinieri della Stazione di Guagnano a “leggere” l’accaduto: una volta chiamati sul posto per il sopralluogo di furto, hanno intuito che quella “doppietta” (furto in locale e tentato furto di auto) fosse tipica del SIMMINI, che perciò sono andati a cercare a casa.
Non c’è voluto molto per avere la conferma dei sospetti: il 40enne,infatti, tornato poco prima, indossava ancora gli stessi pantaloni descritti ai militari e aveva indosso degli altri spiccioli sottratti al ristorante, nonché le chiavi del relativo garage.
E li teneva ancora conservati in un calzino, il gemello di quello smarrito proprio nell’osteria.
Davanti a questa serie di elementi e al risultato degli ulteriori accertamenti, al sospettato non è restato altra possibilità che ammettere la propria responsabilità.
La dott.ssa Guglielmi, Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, non ha avuto dubbi nel concordare sull’arresto in flagranza per furto, con conseguente immediata traduzione presso la Casa circondariale di Lecce – Borgo S. Nicola.