Dopo essere “miracolosamente” scampati al devastante e drammatico terremoto dell’11 maggio (che avrebbe dovuto distruggere l’intera città di Roma) circola da alcuni mesi in rete una nuova profezia-bufala secondo la quale il giorno del giudizio sarebbe alle porte e dovrebbe avvenire esattamente il 21 maggio 2011.
A dirlo è Harold Camping, celebre evangelista radiofonico americano.
Poco nota in Italia, questa profezia è invece piuttosto seguita negli Stati Uniti, al punto che magliette e gadgets con la scritta 21 maggio 2011, da qualche tempo, vanno letteralmente a ruba. Attorno a questa colossale bufala (seconda solo a quella del 2012) si è creato un vero e proprio business, un giro d’affari milionario.
La data nasce dalla constatazione che il 21 maggio di 7.000 anni fa un diluvio distrusse gli esseri viventi che non erano saliti sull’arca di Noé.
Ora, stando ai calcoli di Camping, il diluvio è avvenuto nel 4.990 a.c.; dunque la formula matematica è 4990 (avanti Cristo) + 2011 (dopo Cristo) – 1 = 7.000 anni. La sottrazione dell’anno è legata al fatto che l’anno 0 in realtà non esiste.
Prendendo spunto da una lettera di Pietro (2 Pietro 3:6-8) nella quale si afferma che “per il Signore, un giorno è come mille anni, e mille anni son come un giorno”, Camping ritiene fermamente che Dio abbia concesso all’umanità un periodo (speculare, a partire dall’ipotetica data del diluvio universale) di soli 7 giorni (dunque 7000 anni). Per qual motivo, ovviamente, non ci è dato sapere.
I lettori di questo breve articolo possono tirare un sospiro di sollievo: Camping ha, infatti, parlato di “giorno del giudizio”.
Dimentichiamo dunque terremoti, catastrofi e città in fiamme. Secondo Harold Campig la fine del mondo vera e propria (quella con effetti speciali, esplosioni, inondazioni e scene d’isteria collettiva) è prevista per il 21 Ottobre 2011.
Per dovere di cronaca, va ricordato che lo stesso Harold Camping aveva avanzato l’ipotesi (anzi, la certezza matematica) che il mondo sarebbe finito nel 1994.
La lunga tradizione dei profeti di sventura affonda le radici nell’antichità e nel medioevo (mille e non più di mille!).
Gente di ogni tempo ha creduto fermamente che vivesse l’epoca della fine dei tempi; lo credettero perfino i Sumeri. Non siamo mica l’unica generazione di creduloni.
Abbiamo dalla nostra la sfortuna (se di questo si può parlare) di avere mezzi di comunicazione infinitamente più veloci, motivo per il quale queste stupide trovate oggi sono diffuse su scala planetaria in pochi secondi e, a furia di essere condivise, qualcuno inevitabilmente finisce per crederci.
Riuscirà comunque Camping a fare peggio di Nostradamus e di altri illustri predecessori?
Nostradamus, celeberrimo medico e visionario ebreo, noto per le oscure quartine, considerato infallibile dai suoi accaniti sostenitori (che forzano arbitrariamente e approssimativamente i suoi testi) elencò tre volte soltanto, in maniera chiara e inequivocabile, delle date precise: 1732, 1792 e 1999.
Predisse per 1732 la totale distruzione della razza umana.
Per il 1792 previde una persecuzione religiosa di proporzioni apocalittiche.
Dulcis in fundo, per il 1999, la fine del mondo e una guerra fra Russia e Iran.
E la fine del Cristianesimo in Europa (e beh, era pur sempre ebreo!).
In una famosa lettera a suo figlio ebbe l’ardire di affermare che a partire dal XVII sec. un crollo demografico avrebbe sconvolto l’umanità (esattamente il contrario di quanto poi è avvenuto).
Si capisce perché abbia poi scritto la quasi totalità delle profezie in maniera criptica e sconnessa: le uniche volte in cui ha parlato chiaro non ne ha azzeccata una.
Anche Edgard Cayce (1877-1945) celebre veggente americano, pareva fissato con il 1999 (secondo altri con il 2000). Egli arrivò a “prevedere” per quell’anno: l’eruzione dell’Etna (con conseguente scomparsa della bella Trinacria), eruzioni vulcaniche nelle Filippine, distruzione di Los Angeles, New York e San Francisco.
E non è tutto.
I Testimoni di Geova hanno previsto la fine del mondo nel: 1914, 1918, 1925, 1941, 1942, 1975, 1981, 1982, 1988.
A un certo punto hanno dovuto smetterla, dedicandosi, una volta per tutte, al volantinaggio e al proselitismo.
E’ inutile ricordare, ancora una volta, quanto fossero infondati e superficiali i timori legati al MILLENNIUM BUG che, nelle intenzioni dei sostenitori, sarebbe arrivato a sconvolgere l’economia mondiale, riportandoci al neolitico (scrissero proprio questo!).
Quanti poi avevano previsto la fine dei tempi per gli anni 2000, 2003, 2007, 2008 e 2009 sono andati incontro a imbarazzanti smentite.
Fiumi d’inchiostro sono invece stati versati per la famosa “profezia” Maya del 21 dicembre 2012.
Questa bufala colossale, tenuta in piedi da una campagna di marketing senza precedenti (film, libri, trasmissioni televisive, speciali radiofonici, magliette, dischi, cartoons, pupazzetti, talk show, reality e quant’altro) meriterebbe, per il geniale modo in cui è stata orchestrata, una trattazione a parte.
E’ inutile sottolineare che trasmissioni tipo Voyager hanno fatto una fortuna parlando del calendario Maya e creando inutili allarmismi fra creduloni.
Se però siete dell’idea che, quando nulla avverrà allo scoccare del 21 dicembre 2012, l’incubo della fine del mondo svanirà una volta per tutte… beh, vi sbagliate di grosso!
Dato che la bufala del 2012 è ormai ai ferri corti, alcuni buontemponi hanno ben pensato di inventarne altre. Vediamo quali:
– 2013 (nel mese di Aprile) una tempesta solare distruggerà la terra.
– 2014/15 uno tsunami di proporzioni gigantesche distruggerà gli Stati Uniti
– 2016/17 ci sarà un devastante terremoto di proporzioni planetarie.
– 2029 l’asteroide Apophis si schianterà sulla terra riducendola a brandelli.
– 2033 la fine del mondo secondo una profezia di Papa Roncalli
– 2039 l’asteroide Apophis si schianterà (per la seconda volta?) sulla terra.
– 2050 l’effetto serra porterà la terra alla completa distruzione.
-2060 fine del mondo secondo Newton.
-3145 la fine del mondo secondo il Ragno Nero
Ognuno di questi vaticini annulla il precedente. Ce ne sono molti altri.
Possiamo comunque dormire sonni tranquilli. Il futuro del pianeta terra non è affatto legato ad oscure e criptiche profezie dettate da sciocchi e pedissequi catastrofisti. Il futuro del pianeta terra è legato al sole, alla sua attività.
Gli scienziati sostengono che la terra sarà abitabile con buona approssimazione per i prossimi 500 milioni di anni, se sapremo rispettarla.
Quando il sole comincerà a espandersi, fino a raggiungere, in circa 5 miliardi di anni, le dimensioni di una gigante rossa, allora il futuro del pianeta terra potrà dirsi con certezza segnato. Oppure no?