“La scelta di apparentamento con il centrodestra, da parte di Giancarlo De Pascalis, rappresenta per il Partito Democratico una decisione politicamente scorretta e, al contempo, delude le grandi aspettative che il PD, regionale e provinciale in accordo con il circolo locale, al primo turno
aveva riposto nella sua candidatura, nel suo progetto di cambiamento della città e di rinnovamento della classe dirigente.” Cosi’ il segretario regionale del Pd pugliese, Sergio Blasi, e quello provinciale di Lecce, Salvatore Capone, definiscono in una nota congiunta l’apparentamento con il centrodestra, per il ballottaggio alle comunali a Nardo’, di Giancarlo De Pascalis, che nel primo turno del 15 maggio era stato il candidato sindaco sostenuto, senza successo, dal Partito democratico.
“Quella di De Pascalis è da considerarsi una scelta scellerata. Cedere alle lusinghe di Fitto e del centrodestra, che in Italia e sul territorio regionale tentano di rovesciare quello che è stato il chiaro verdetto popolare è assolutamente deprecabile. Pensare di consegnare loro la seconda città della provincia di Lecce, proprio nel momento in cui il berlusconismo volge ormai al termine e si profilano all’orizzonte smottamenti profondi all’interno del PDL, pone a serio rischio il futuro di Nardò. Prendiamo atto, quindi, della decisione di De Pascalis di arruolarsi nelle fila di coloro che hanno scientificamente costruito il degrado del clima politico e del vivere quotidiano in Italia e in Puglia. Ricordiamo, solo per fare un esempio, a De Pascalis che il centrodestra neretino ha avvelenato con la discarica la città e che con i suoi uomini Fitto è pronto a riaprirla.
Per quanto riguarda il PD, in vista del ballottaggio, si conferma il convinto e totale appoggio a Marcello Risi, nonostante il mancato apparentamento ufficiale, come già ampiamente e ripetutamente dichiarato fin dalle primissime ore dopo il voto del primo turno, in nome di quell’unità del centrosinistra che queste amministrative, in tutta Italia, hanno certificato essere l’unica via d’uscita possibile dalla tenebra in cui il berlusconismo ha sprofondato questo paese.”