Un’agricoltura sempre più protesa verso la qualità dei prodotti, ridefinendo lo sviluppo nel nostro territorio di un nuovo sistema economico basato sulle risorse naturali. È a questo che l’Associazione culturale “i custodi di Olivinopoli” vuol arrivare, attraverso la tutela e la valorizzazione degli ulivi secolari, dei muretti a secco, delle masserie.
Si è svolto stamane a Lecce, presso la sala congressi dell’Hotel Zenit sulla Via Adriatica, uno stage monografico sull’olio d’oliva e sulla tutela ambientale del più vasto patrimonio olivicolo d’Italia, quello pugliese, che conta circa 60 milioni di piante, la metà delle quali secolare. Patrimonio cui si sono ispirati per dare un nome a “i custodi di Olivinopoli”, in quanto terra dell’olio e del vino. Lo stage, curato dalle dottoresse dell’associazione Caterina Gioia e Jolanda De Nola, è stato inserito in un corso di nutrizione umana e dietetica applicata promosso dall’Ordine dei Biologi, durante il quale più di 70 esperti illustreranno le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dell’olio extravergine di oliva. Lo scopo è quello di formare educatori, capaci di suggerire comportamenti e scelte alimentari corrette.
“I custodi di Olivinopoli”, secondo quanto espresso dal suo fondatore e presidente Angelo Amato, si propone di avviare un processo di acculturamento del consumatore riguardo agli ulivi secolari, veri e propri monumenti naturali di cui il territorio ne è ricco. È incredibile, ha proseguito lo stesso, come questi alberi siano riusciti a disegnare sulla loro corteccia simili figure. Forme che ricordano tratti umani e animali, lasciando libera la fantasia di chi li osserva. Alberi viventi, dai quali si ricava l’olio extravergine di oliva, un prodotto dall’altissimo livello qualitativo e valore nutrizionale. È alla base della dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco quale bene immateriale dell’umanità. In questo senso, è necessario creare anche un sistema che Angelo Amato ha definito “colturale” del produttore agricolo, ossia chiedere allo stesso di prendersi cura delle proprie piante in modo da garantire nel tempo la custodia del patrimonio olivicolo, agricolo, rurale e culturale. Contribuire a frenare e ridurre al minimo l’innalzamento dell’età media dei produttori agricoli, cercando di avvicinare i giovani all’agricoltura. Per questo, “i custodi di Olivinopoli” svolgono da tempo diverse attività di formazione, di educazione alimentare ed ambientale che coinvolgono persino i bambini delle scuole elementari.
Sono state sviluppate nuove ed originali forme didattiche come la realizzazione e diffusione del primo fumetto che vede protagonista un simpatico albero di ulivo monumentale con la faccia disegnata sul tronco. Proprio come quella che la natura ha forgiato nel corso dei secoli. Il “vecchio” delle campagne salentine, dalle sembianze quasi umane, può inoltre essere accolto nella famiglia con un’adozione a distanza. È un passo importante, non solo perché viene salvaguardato, ma perché, adottandolo, il consumatore verrà documentato e coinvolto nei processi di tracciabilità e di trasformazione del prodotto. Le persone che vorranno adottare un albero di ulivo avranno la possibilità innanzitutto di sceglierselo, attraverso una banca dati internet e in base alla varietà delle olive, al luogo, all’età, alla sua altezza e anche alla sua faccia. Verranno messi a disposizione attestati di adozione, 10 litri di olio extravergine estratto dalle olive dell’albero adottato, un pernottamento gratuito per due persone presso una struttura convenzionata (masseria, agriturismo, bed & breakfast) durante il periodo della raccolta, molitura e potatura.
Questa è un’iniziativa importante che “i custodi di Olivinopoli” promuove in concertazione con l’ordine dei biologi, con le associazioni di categoria, con gli operatori agricoli, dell’artigianato, dell’ambiente, della ricettività turistica e con gli istituti di ricerca. È necessario il coinvolgimento di tutti nel diffondere la voce e contribuire nella ricerca di nuovi ulivi dalla faccia disegnata sulla corteccia, affinché possano essere inseriti nel circuito di adozione. A fronte dell’ormai diffuso sfruttamento dell’energia fotovoltaica, degli impianti nucleari e delle pale eoliche, ha aggiunto Angelo Amato, ci sono iniziative come la nostra, apparentemente difficili da realizzare, con le quali si vuol proteggere la risorsa naturale e, grazie a questa, incrementare lo sviluppo turistico del nostro territorio. Nell’area di ingresso dell’hotel è stata allestita una mostra fotografica realizzata da Antonio Benincasa degli ulivi monumentali, di piante e fiori della macchia mediterranea con un tavolo informativo su come adottare gli alberi.