Si conclude la Rassegna “Il Maggio Dei Libri” organizzata dall’ Assessorato Cultura e Turismo del comune di Martano, sabato 4 giugno 2011 alle ore 20.00 presso la sala K.Wojtila in Piazza Caduti, che ha ottenuto un grande successo di pubblico.
All’interno del percorso “Salento le radici e il sentimento, Incontro con l’autore” sarà presentato, nel cuore di Martano, il libro di Fulvio Farachi “Di palo in frasca” alla ricerca di Viger. . .”, L’Officina delle Parole Editore.
Interverrà alla serata l’Assessore Tony Iervoglini. Converseranno con l’autore Pompea Vergaro, editore e Mauro Ragosta, scrittore. Saranno proposte letture scelte da Elisabetta Opasich, antropologa. L’incontro si snoderà sulle note del sassofonista Gigi Zitano del gruppo Zed-Sax.
“Di Palo in Frasca” è un libro che cattura il lettore, sia per l’originale veste grafica che per i contenuti che riguardano considerazioni e suggerimenti sulla quotidianità che l’autore scrive sui fogli, seduto al bar insieme ai suoi amici o, il più delle volte, da solo, e con tanta voglia di comunicare i suoi …rimugini, seguendo il filo cronologico della propria vita legata a tutte le problematiche che i media tv, giornali, internet ci rovesciano addosso tutti i giorni.
È un libro smontabile, da consultare secondo il momento e le proprie necessità, è arricchito da immagini e da una coloratissima veste grafica dove si è giocato sul carattere stesso del testo, che pare ora animarsi, ora ingrandirsi o rimpicciolirsi, come se lo si guardasse attraverso uno specchio deformante oppure cambiare colore, come accade nei testi dei bambini.
Il volume è un viaggio dell’anima attraverso gli eventi e quei gesti quotidiani che Fulvio Farachi, abilmente, ci propone provocando momenti di riflessioni e stupore, ma proposti con tanta leggerezza e
senso dell’ironia che inducono, spesso, il lettore, ad una gustosa e piacevole risata.
Egli apprende, riflette e propone con garbo, senza mai scomporsi, affrontando tematiche che vanno da quelle della scuola, alla spazzatura e raccolta differenziata, al calcio e al tempo libero, agli immigrati, alla topomastica e alla scuola, all’ignoranza e a tante altre argomentazioni, saltando, appunto, di palo in frasca.
“Il poeta diceva “poveri versi miei gettati al vento”
io, probabilmente le avrò gettate al vento, le frasche.
Da qualche parte andranno.
I pali rimangono lì, secchi e improduttivi
ma sempre pronti a reggere qualcosa.
Ma i venti, come si sa, sono quattro
(qui la matematica è un’opinione!).
Non ci posso fare niente;
tendo a vedere il lato comico delle cose.
Ho fiducia nel vento.
Un bel tornado che raccogliesse questi fogli
e li sparpagliasse
ai quattro venti, naturalmente.
Mi farebbe
Piacere”.
Brano tratto da “Di Palo in Frasca”