Il bilancio provinciale è stato approvato nonostante i buchi denunciati negli ultimi giorni e dovuti ad un errore tecnico, come è stato appurato in seguito. Alle forti polemiche dei gruppi di opposizione sono seguite le spiegazioni del presidente Gabellone che non ha risparmiato precisazioni
Con 22 voti a favore, 5 contrari e 1 astenuto, il Consiglio provinciale odierno ha approvato il Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011. La relazione sul bilancio di previsione è stata accuratamente esposta dall’assessore Macculi
Tante le cifre snocciolate nel corso dei lavori per un unico risultato, sette milioni di euro per trasferimenti dal governo centrale alla provincia di Lecce e che mancano all’appello, ma questa è ormai storia. Dopo la sorpresa iniziale, infatti, tutto l’esecutivo di Palazzo dei Celestini si è attivato per trovare una soluzione al problema e coprire la voragine che si era aperta per i finanziamenti insussistenti. In Commissione bilancio si erano concordate le linee da seguire per coprire il disavanzo del 2010 di quasi sei milioni e per il quale si gridava al dissesto, aggravato dei successivi sette milioni per un totale di oltre 12 milioni di euro.
La soluzione immediata è arrivata dalla manovra fiscale del federalismo che legittima l’aumento delle polizze Rc auto a favore delle amministrazione provinciali. A Lecce, l’aumento del 3,5 per cento su base triennale ha scatenato il malcontento dell’opposizione che vedeva la soluzione nell’aumento di un solo anno. Per la minoranza il mezzo più semplice e indolore per fare cassa è l’alienazione dei beni di cui la provincia non riesce a disfarsi e che nel bilancio previsionale del 2010 avrebbero fruttato quasi 12 milioni di euro scongiurando aumenti o nuove tasse sui cittadini salentini. E’ quello che lamenta il gruppo Pd di Cosimo Durante in Consiglio, contrari al voto insieme ai Socialisti di Vittorio Potì. Tutti hanno insistito sul contenimento delle spese, il secondo emendamento al bilancio dopo il Piano delle alienazioni. “L’esempio viene dall’alto” ha commentato Durante “aumento delle tasse e precarizzazione di lavoratori stabilizzati, non è l’operato di un buon governo”.
D’accordo il presidente Gabellone nel perseguire l’obiettivo del Piano delle alienazioni, intanto faranno cassa l’aumento del Cosap, (canone per l’occupazione permanente di spazi e aree pubbliche) le entrate del fotovoltaico e in fase di analisi l’aumento della Tarsu. “Un dato certo è che noi, nonostante gli investimenti, non supereremo quel tetto di indebitamento che abbiamo trovato e che, in parte, abbiamo già colmato” ha dichiarato Gabellone. E sui lavoratori stabilizzati a rischio licenziamento il presidente ha ribadito che non intende licenziare nessuno purchè si possa ovviare al vizio di forma con il quale i lavoratori sono stati stabilizzati durante l’amministrazione Pellegrino.
Pronta la risposta del consigliere Ciardo, Pdl a proposito delle alienazioni: “Abbiamo provato a mettere i beni sul mercato a prezzi accettabili, ma non è andata bene. Non possiamo essere ritenuti colpevoli di nulla. L’opposizione sostiene in quest’aula che la fatica da noi compiuta per mettere in equilibrio il bilancio è dovuta ai tagli stabiliti dal Governo Berlusconi. Rispondo che lo scorso anno non ci sono stati tagli di sorta e non sono mancate ugualmente le difficoltà di far quadrare i conti. Non è giusto, allora, attribuire ai mancati trasferimenti del Governo la situazione deficitaria che questa Amministrazione ha ereditato dalla precedente”.
Approvato anche il regolamento sul controllo elettronico della velocità con rilevamento tramite autovelox sulle strade provinciali. Ordine stradale per la maggioranza, rimpinguamento di casse per l’opposizione. In conclusione dei lavori, è stato votato all’unanimità l’ordine del giorno, proposto dal presidente Gabellone, a favore del mantenimento a Lecce degli Uffici della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Con questo ordine del giorno “il Consiglio Provinciale fa voti al Ministero per i Beni e le Attività culturali, affinché la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto continui a svolgere, nell’ambito delle competenze, attività di tutela, salvaguardia, conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico, presente sul territorio”.