Dopo un’estenuante esposizione tra relazioni ed emendamenti aggiuntivi e soppressivi, l’Assise di Palazzo Carafa ha approvato il Bilancio di Previsione 2011 con 25 voti favorevoli e 9 contrari. Approvazione scontata nonostante le perplessità di uno dei tre revisori dei conti
“Veridicità, coerenza, attendibilità e congruità” sono gli aggettivi che l’assessore al Bilancio Attilio Monosi ha voluto attribuire al Bilancio di Previsione nella relazione di presentazione al Consiglio comunale, sottolineando che per l’anno in corso il Comune non utilizzerà la leva fiscale, non ci saranno cioè maggiori imposte alla comunità. Le entrate previste – si legge nella relazione – corrispondono per il 30 per cento ai finanziamenti statali e regionali che subiscono una contrazione di quasi 3 milioni di euro e per i quali si compensa con le entrate delle royalty dei parchi fotovoltaici, con il fatturato delle società partecipate e per un compenso richiesto all’Acquedotto Pugliese sugli incassi dell’utenza della rete fognaria gestita dal Comune, un’intuizione questa del sindaco ha tenuto a sottolineare Monosi. Le imposte di Ici e Tarsu portano alle casse del Comune il corrispettivo di oltre il 50 per cento di tutte le entrate che sommate danno una cifra di poco superiore ai 108 milioni di euro a fronte delle uscite che superano i 114 milioni.
Il disavanzo di oltre 6 milioni che arrivano a 8 e mezzo con gli interessi sui mutui contratti. Per l’assessore Monosi possono essere coperti attraverso i ricavi delle alienazioni, la vendita cioè di immobili di proprietà del Comune ai privati e con la lotta all’evasione. Nella relazione dell’assessore i conti tornano, tuttavia nell’Organo di revisione del Comune, deputato al controllo e all’approvazione del Piano, la dottoressa Paola Montanaro ha espresso le sue perplessità riguardo ai debiti fuori bilancio del Comune riguardanti i pagamenti in attesa di mandato e per i mutui contratti dal comune. Tutto documentato in sei pagine che Monosi ha definito “dall’aspetto quasi inquisitorio e che minano un bilancio chiuso all’insegna del pareggio generale”.
Non dello stesso avviso dai banchi dell’opposizione a partire da Io Sud e dalla consigliera Mariano che ha apprezzato l’operato della dottoressa Montinaro per correttezza professionale e onestà intellettuale, a differenza del Governo, secondo la Mariano, che non ha avuto il buon senso di informare l’Assise circa il parere della Corte dei Conti sul bilancio. Tanti i debiti dell’Amministrazione che non sono inseriti nel bilancio, secondo la consigliera Mariano e che la maggioranza non si preoccupa di annoverare pur di rientrare nei numeri ufficiali del bilancio, accantonando questioni che andrebbero risolte per il buon andamento della gestione della cosa pubblica. “Il bilancio che manca” ha titolato Antonio Torricelli del Pd, la nota in 15 punti nei quali ha documentato le spese che il Comune deve affrontare a partire dal disavanzo di oltre 10 milioni di euro del 2009 fino alle richieste di danni per sinistri stradali, ai mutui con Leadri, Iacp e Sirti. Per l’opposizione di Palazzo Carafa i conti non tornano affatto e “l’atteggiamento dell’amministrazione è incompatibile con il confronto e l’ascolto oltre che inaccettabile nei confronti di chi si oppone al suo volere” ha dichiarato arringamente Rotundo.