Ha puntato il dito sul gruppo di opposizione di Palazzo Carafa il sindaco Perrone, al termine di un’estenuante discussione durante il Consiglio comunale di oggi, accusandoli di fare dell’ostruzionismo a tutti i costi. “Nonostante il governo sia votato al fare, viene in tutti i modi ostacolato” ha tuonato il sindaco prima di giungere ad un accordo
Il contenzioso riguardava i primi due punti dell’ordine del giorno: l’approvazione per le procedure idonee alla realizzazione di impianti fotovoltaici, la cui costruzione era già stata approvata nel luglio del 2010 e l’approvazione del capitolato d’appalto per la gestione dell’illuminazione pubblica. Per entrambi i punti, l’opposizione dal capogruppo Pd Rotundo a Pankiewicz del Centro moderato, da Torricelli a Cazzella e Mariano di Io Sud hanno manifestato perplessità non avendone discusso i contenuti nella Conferenza dei Capigruppo come previsto dal regolamento. Per il sindaco si è trattato dell’ennesimo tentativo di ostacolare i lavori dell’assise, dal momento che si discuteva una delibera già approvata e che necessitava solo della delega al dirigente del settore urbanistica per la sottoscrizione della convenzione. In realtà tra i consiglieri di minoranza si era insinuato il dubbio di verificare l’attendibilità e la composizione delle ditte realizzatrici degli impianti “Lecceuno srl” e “Inergia s.p.a”. Al termine delle discussioni si è stabilito la ricomposizione del Consiglio comunale per il prossimo martedi.
Intitolazioni a Benincasa, Frascaro e Caiaffa
E’ stata invece approvata all’unanimità la richiesta del gruppo Pd di intitolare la Sala riunioni delle Commissioni consiliari a Carlo Benincasa, il consigliere comunale scomparso lo scorso aprile. Mentre la Sala Mediateca delle Officine Cantelmo sarà dedicata al giornalista Michele Frascaro, mancato all’improvviso lo scorso anno e la Biblioteca a Daniele Caiaffa un altro giovane e brillante leccese tragicamente scomparso in Romania nel 2004.
Gli animi si sono accesi anche durante la presentazione della delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio nei confronti di diversi Istituti per i minori che operano su territorio leccese e che non ricevono la retta spettante dall’amministrazione comunale dal 2007. “Si tratta di strutture che ospitano minori con disagi sociali – ha commentato il consigliere Cazzella – l’amministrazione deve farsi carico delle spese, sia per far fronte alle necessità dei lavoratori che operano all’interno delle strutture, sia per adempiere al ruolo del settore Servizi Sociali che il Comune di Lecce si fregia di avere”. Il sindaco, per tutta risposta, ha mosso delle accuse nei confronti del consigliere, per aver partecipato a delle riunioni con il personale degli Istituti, accusando il primo cittadino come responsabile dei mancati pagamenti degli stipendi. Si è trattato in realtà, ha spiegato Perrone, dell’impossibilità materiale di far fronte alle rette destinate a Istituti e Cooperative sociali. A beneficio degli stessi, è stato alla fine approvato il riconoscimento dei debiti di oltre 725mila euro ed un impegno di spesa di circa 850mila euro.