L’incertezza sul futuro dell’Oncologico di Campi spaventa i pazienti più che della loro stessa condizione. Essi vivono giorno per giorno la realtà di un insopportabile senso di insicurezza su ciò che potrà attenderli e su chi se ne prenderà cura.
Come se il malessere e le cure chemioterapiche non fossero sufficienti a indebolire un fisico già notevolmente provato. I malati oncologici confidano ormai da tempo negli operatori sanitari del nosocomio di Campi perché chi ha a che fare con patologie tumorali sa bene quanto possa valere la bravura di medici e infermieri nel dare ai pazienti segnali positivi, diretti a sostenerne la psiche in un momento fortemente delicato della vita. Vi è perciò il fondato timore che i pazienti possano risentire della mancanza di queste figure professionali, in seguito al trasferimento in altra struttura ospedaliera, con delle ripercussioni notevoli sulla loro salute emotiva. In merito alla questione, è giunta in redazione una lettera scritta dalla figlia di una paziente che riportiamo integralmente:
“Vorrei tanto sapere ….. PERCHÉ VOLER CHIUDERE L’OSPEDALE DI CAMPI A TUTTI I COSTI!!!!! ….. E SE ORMAI TUTTI I REPARTI SONO STATI GIÀ CHIUSI ….. VI CHIEDO CORTESEMENTE LASCIATECI ALMENO IL REPARTO ONCOLOGICO!!!!! ….. Mia madre affetta da carcinoma mammario con metastasi ossee ed ora anche epatiche ….. ed io figlia disperata che non ha il coraggio di comunicarle la notizia certa, che molto probabilmente il suo medico oncologo ormai da 13 lunghi anni … non potrà più seguirla nella struttura ospedaliera di Campi, lei ha solo sentito voci di corridoio ed è già caduta in depressione …. Perché lei, sì è malata di cancro, ma non stupida!!!! Qualche mese fa lessi sul quotidiano una dichiarazione del Sindaco di Lecce Paolo Perrone “Se chiude l’Ospedale di Campi quello di Lecce scoppierà” ….. Ma vogliamo renderci conto che sono ormai anni che l’Ospedale di Lecce non riesce ad accogliere i ricoveri urgenti ….. per non parlare di quelli meno urgenti; fino ad ora c’è stata la possibilità di farlo negli Ospedali della provincia ed ora!!!!! Proprio oggi mia madre è stata sottoposta a terapia chemioterapica nel reparto Oncologico dell’Ospedale di Campi dove, grazie alla professionalità e soprattutto all’umanità degli addetti, vive bene!!!! È scientificamente provato che la serenità per questi malati gli allunga notevolmente la vita. Vogliamo parlare delle cure che può ricevere un paziente oncologico in una struttura piccola ma efficiente piuttosto che una satura dove i pazienti sono solo dei numeri!!! Secondo il mio parere la decisione di chiudere questo Ospedale è stata già decisa da tempo a tavolino, altrimenti per quale ragione diversi medici dell’Oncologico di Lecce sono stati mandati a turno a Campi “per collaborare” con il primario di oncologia Dott. Musca che ha sempre lavorato da solo in questo reparto con un notevole numero di pazienti e, vi posso garantire, senza mai aver dovuto pagare allo stesso nessun onorario medico professionista, per curarli in questa struttura. Struttura che malgrado tutto è riuscito a portare avanti ugualmente da solo, con dignità e soprattutto coscienza. Questi sedicenti collaboratori mandati da Lecce a Campi per collaborare con il Dott. Musca, non hanno fatto nient’altro che opera di persuasione sui malati oncologici, persino contattandoli telefonicamente al proprio domicilio, per far sì che venissero curati nell’Oncologico di Lecce!!!!! ….. ora che nel reparto di oncologia di Campi sono rimasti pochissimi pazienti, non ha più motivo di esistere!!! … Ad oggi la notizia certa che l’Ospedale di Campi chiude!!!!! Mia madre in questi anni ha avuto spesso bisogno di ricoveri urgenti, ed i medici del 118 non sapevano dove portarla perché nell’oncologico di Lecce non c’era mai posto ….. a meno che non conoscevi il politico di turno che ti avrebbe raccomandata, oppure come è cattiva consuetudine far pagare costosissimi onorari per una visita specialistica che ti avrebbe permesso di essere curato nella struttura!!! Vi garantisco che mi vergogno di essere italiana!!!! Solo una cosa mi conforta, è che davanti a questa malattia impronunciabile come il tumore, non c’è potere che tenga ….. siamo tutti uguali!!!!!”
A.C.