“Ha voglia di riscatto il centrosinistra di tutto il paese, lo hanno dimostrato le ultime elezioni amministrative nelle più importanti città d’Italia, “sottratte” al governo di centrodestra dal polo di sinistra che ha riacquistato credibilità”. E’ questo il senso della conferenza stampa tenuta questa mattina dal Pd provinciale di Lecce per promuovere e sostenere il referendum del 12 e 13 giugno prossimi
Nettamente schierati per il Si, sia che si tratti della legge sul legittimo impedimento, come per il nucleare, o la conservazione dell’acqua come bene pubblico. Sono quattro i quesiti sui quali i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi con un referendum che può essere solo abrogativo, cioè si richiede l’annullamento di una norma già esistente. Due quesiti riguardano la privatizzazione dell’acqua, uno il legittimo impedimento per premier e ministri, e uno la realizzazione di centrali nucleari. Questo referendum è stato giudicato ammissibile dalla Corte di Cassazione nonostante le nuove norme approvate a fine maggio dal Parlamento nel decreto Omnibus.
“Riteniamo di primaria importanza la partecipazione” per il segretario provinciale del Pd, Salvatore Capone, “i circoli di partito si trasformeranno in comitati referendari per accogliere le istanze di tutta la cittadinanza”. Alla segreteria provinciale leccese si sono associati i rappresentanti dei Giovani Democratici che considerano il referendum un momento di estrema importanza per le nuove generazioni e per il futuro del paese, sia nella forma democratica che la consultazione esprime che nei quesiti dai quali possono scaturire nuove politiche energetiche. “Il principio costituzionale della Legge uguale per tutti deve valere sempre e comunque e per questo motivo i GD promuovono il referendum nella formula dei 4 Si in tutte le piazze del Salento, si comincia domani a Gallipoli in occasione della festa del 2 giugno” lo ha dichiarato Stefano Minerva segretario provinciale Giovani Democratici.