“Sul rinnovo dei vertici delle Asl, Vendola e la maggioranza stanno conducendo la più grande operazione di gattopardismo di questi sei anni”. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione, Rocco Palese che aggiunge: “Dalla rassegna stampa del 19 aprile 2011: ‘Asl, Vendola: ecco il cambiamento promesso.
Tutti i manager entro metà maggio. O la politica mangia questa minestra o si butta dalla finestra’; e ancora ‘Manager Asl, Vendola: siamo un modello. Siamo stati eletti per realizzare il cambiamento, non per riprodurre sistemi di potere e clientele’. E via con il panegirico del corso di formazione e delle selezioni che per Vendola sono “all’avanguardia in tutta Italia”. Ora, la realtà è questa: i manager non sono stati nominati entro metà maggio come promesso anche perché il Pd si è messo di traverso agitando come una clava un ordine del giorno/mozione con cui ‘minacciava’ di chiedere al Governo regionale un totale ricambio generazionale nelle Asl. Dietro questo apparente rigurgito di dignità, dettato magari anche dallo spaccato che la stampa fotografa quotidianamente anche nella cronaca giudiziaria, Pd e Vendola sembravano davvero voler mandar via la politica dalla gestione della sanità. Ma nella realtà o non ci sono riusciti o fin dall’inizio hanno preso in giro il mondo. Perché la rassegna stampa di oggi, invece, riporta questi titoli: ‘Nomine Asl, trattative intense alla fine Fiore trova l’intesa col Pd’; ‘Nomine Asl, accordo fatto’; e ancora ‘Manager Asl, c’é l’intesa nella maggioranza – subito nomine a Lecce,Brindisi, Taranto e Bat’. Leggendo poi, i testi degli articoli, si scopre anche che nei ‘termini dell’accordo’ tra Giunta e Pd ci sarebbero, secondo la stampa, anche intese preventive sulle nomine di direttori amministrativi e sanitari (che in base alla Legge sono di esclusiva competenza dei Direttori Generali) e sui componenti dei Consigli di indirizzo e vigilanza degli Irccs e delle Aziende Ospedaliere. Praticamente, come nel Gattopardo, bisogna che tutto cambi perché nulla cambi. Se oggi i partiti di sinistra si stanno davvero spartendo di nuovo le poltrone di direttori generali, amministrativi, sanitari, componenti dei Consigli di indirizzo e vigilanza (speriamo di no!), che cosa ha cambiato Vendola rispetto all’agosto del 2005 quando sui giornali furono pubblicate le torte per rappresentare graficamente gli equilibri politici nelle Asl e le appartenenze ai partiti di sinistra di chi andava a ricoprire i posti di comando? E che cosa è cambiato – conclude Palese – da quando questo sistema in cui la sinistra decideva anche le nomine di direttori amministrativi e sanitari (di competenza esclusiva dei direttori generali) è stato messo sotto accusa dalla Magistratura? Vorremmo che la risposta fosse ‘tutto’, ma i fatti ci dicono che, purtroppo, non è cambiato assolutamente nulla”