Torna il cabaret per «Estate Cavallinese», la rassegna di appuntamenti siglata dall’Amministrazione Comunale di Cavallino. Dopo il successo del trio «La ricotta» lo scorso 6 luglio, domani sera a Casina Vernazza è la volta di un altro trio targato Zelig, questa volta «in rosa»: le «Ciciri e tria»
, al secolo Francesca Sanna, Anna Rita Luceri e Carla Calò, con il loro spettacolo «Casa-Chiesa». Le tre «comari» chiacchierone avranno di che parlare e sparlare, regalando al pubblico un’ora abbondante di risate. Da non perdere!
Inizio ore 21, ingresso libero
La Ciciri e tria
Francesca Sanna, Anna Rita Luceri e Carla Calò, amiche da sempre, nascono all’interno di una compagnia teatrale, il “Teatro Viola” di Martano, il loro affezionatissimo paese della provincia di Lecce. Con la compagnia prendono parte a varie rassegne di teatro in vernacolo e brillante rappresentando sempre opere originali e conseguendo tra i vari riconoscimenti (“Opera gradita al pubblico” e “Premio alla regia”) il premio come Migliore attrice non protagonista (Carla) e Migliore attrice protagonista (Francesca). Queste, sempre in particolare sintonia con Anna Rita, decidono nel 2004 di mettere su il trio di cabaret al quale danno il nome di Cìciri e trìa, mutuandolo dal piatto tipico salentino, per portare sempre e dovunque con sé le radici della propria terra. Mentre frequentano il laboratorio Zelig a Bari, provano l’ebbrezza dei festival. Ma, per fortuna, anche abbandonando il dialetto salentino, la cui musicalità era stata apprezzata anche da chi capiva ben poche parole, riescono a riscuotere un discreto successo. Il loro spettacolo Casa-Chiesa piace in italiano anche ai Salentini che erano affezionatissimi alle tre comari formato popolare ( nel senso che anche il loro aspetto si è assottigliato un bel po’): una serie di scenette esilaranti in cui il pettegolezzo tra le tre comari salentine appare tanto più lecito nell’ambiente domestico, quanto più insolito nel luogo di culto, dove le preghiere diventano solo una divertente cornice tra una chiacchiera e l’altra.