È ritenuto dagli inquirenti responsabile dei reati di minacce, danneggiamento seguito da incendio, e violenza a incaricato di pubblico servizio. Per questi motivi sono scattate le manette per Anglano Cosimo, 63enne di Nardò.
Le indagini dei carabinieri, sono partite tra il mese di aprile 2008 ed ottobre 2010, quando nel territorio di Nardò, si erano verificati strani danneggiamenti seguiti da incendio di autovetture appartenenti all’amministrazione dell’acquedotto pugliese di Lecce e di un suo responsabile d’area del compartimento di Lecce. Inoltre, era anche stata seriamente danneggiata, tramite liquido infiammabile, l’abitazione estiva dello stesso responsabile d’area, che riceveva molte minacce telefoniche, tutte finalizzate a far revocare un trasferimento patito da un dipendente neretino dell’acquedotto pugliese, spostato da Nardò a Galatina.
La complessa ed articolata attività investigativa portava gli investigatori a raccogliere minuziosamente elementi di colpevolezza a carico di Anglano Cosimo, per i reati di minaccia, incendio dell’autovettura dell’aqp, fiat punto mediante cospargimento di liquido infiammabile, incendio dell’autovettura fiat punto di proprietà del responsabile d’area, ritenuto dall’arrestato il colpevole del suo trasferimento, a mezzo di liquido infiammabile, incendio dell’abitazione estiva del medesimo responsabile dell’aqp ed infine per aver usato violenza e minaccia nei confronti dello stesso, al fine di costringerlo a revocare il provvedimento legittimo con il quale, nel settembre 2007, aveva disposto il trasferimento dell’ Anglano dall’incarico di operatore presso il comprensorio di Nardò al superiore incarico di capo squadra presso il comprensorio di Galatina.
L’uomo ora si trova agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.