In un’era dove la comunicazione multimediale si sta sempre più diffondendo, una società in cui internet e i social network sono diventati “pane quotidiano” per il corretto funzionamento di un’azienda o una organizzazione, anche il Vaticano non poteva rinunciare a questa possibilità.
Ecco quindi che dal 29 giugno è on line il portale News.va, che raccoglie le notizie prodotte dai network dei media della Santa Sede. L’inaugurazione è avvenuta con un ospite di tutto rispetto: Papa Benedetto XVI, che ha inviato il primo tweet papale pubblicandolo via iPad: “Cari Amici, Ho appena dato l’avvio a http://News.va. Sia lodato Gesù Cristo! Con le mie preghiere e la mia benedizione, Benedictus XVI”. Una rivoluzione informatica, secondo l’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, il quale ha tenuto a sottolineare come News.va sia uno strumento di evangelizzazione al servizio del ministero papale e utilizzabile da tutti e per tutti.
Il portale contiene al suo interno tutte le notizie più importanti selezionate dai singoli media vaticani che continuano a operare ciascuno sul proprio sito web.
L’utente quindi potrà essere informato in tempo reale sulle attività della Santa Sede, ascoltare o vedere l’Angelus o l’ultima Udienza Generale del Santo Padre, conoscere le maggiori notizie dal mondo, leggere il giornale; e potrà decidere eventualmente di collegarsi con il sito internet del servizio che più gli interessa.
E poi l’utilizzo di Facebook, Twitter, Youtube, permette una interazione ancora più immediata offrendo ai più giovani la possibilità di entrare in contatto con il mondo del vaticano e della Chiesa.
Molto importante sarà la funzione di News.va per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Madrid.
«Il portale almeno per i primi mesi – ha detto Mons. Celli – sarà solo in due lingue: italiano e inglese. Dopo l’estate avremo un primo restyling del sito e l’apertura del sito in almeno un’altra lingua, forse in spagnolo. Si vedrà, perché è nostro desiderio che sia online anche in francese e portoghese».
Appuntamento al prossimo Tweet, allora.