Dopo un lungo rito di corteggiamento della città barocca, la Taranta ha pizzicato anche Lecce nella sua terza tappa del tour 2011, ammaliando il pubblico che gremiva piazza Sant’Oronzo. Improvvisazioni di balli e canti tra i vicoli del centro storico aspettando il concertone finale di Melpignano.
La Taranta salentina, alla sua tredicesima edizione in stile concerto itinerante, ha toccato Lecce all’ombra di Palazzo Carafa e per una lunga notte di canti antichi e di note dal ritmo incessante che hanno fatto ballare il pubblico numeroso. Una tappa inconsueta quella di Lecce, capoluogo di una provincia che, crocevia di culture mediterranee, ha visto nascere nei secoli la tradizione popolare di canti e balli di piazza per accomunare il melting-pot che ha reso il Salento una terra di accoglienza e di folklore.
Primi spettatori dello spettacolo, il sindaco di Lecce Paolo Perrone e quello di Melpignano Ivan Stomeo dove la Taranta farà la sua ultima tappa nella lunga notte del prossimo 27 agosto. Ad aprire la serata alle 22 in punto, perfettamente in linea con il programma, i Nidi D’Arac, la band di pizzica elettronica guidata da Alessandro Coppola che ha esordito con il brano in griko “Kali Nikta” passando per “ Ferma Zitella” fino a “Macarie” come omaggio e nel ricordo di Gino Ingrosso che tanto ha dato per il rilancio della tradizione della musica popolare salentina.
A seguito l’ Ensemble Notte della Taranta, dieci strumenti e due voci in rappresentanza del meglio delle passate edizioni della Notte della Taranta. Grande esibizione di brani arrangiati dai maestri che si sono susseguiti negli anni, da Stewart Coperand e Vittorio Cosma, pionieri del Concertone, passando per il grande Ambrogio Sparagna fino a Mauro Pagani, penultimo dei concertatori prima di Ludovico Einaudi che condurrà anche quest’anno per il secondo consecutivo. Ospiti d’eccezione dell’Ensamble, i Radiodervish, Raiz e Alessia Tondo, voci che hanno incantato anche nelle passate edizioni. Notte magica, sonora e danzante anche a Lecce, dunque, come in tutte le tappe che la Taranta compie, toccando i paesi della Grecìa salentina, lì dove è nata e dove porta avanti una tradizione millenaria che sbarca oltre i confini nazionali e internazionali, segno di forte identità culturale che coinvolge l’intero Salento esportandolo in tutto il mondo. In ambito strettamente locale, non mancheranno per questo, come per altri eventi, le critiche per organizzazione, amministrazione e gestione della città, ma ben vengano se l’obiettivo è quello di rappresentare il meglio di ciò che una terra, per certi versi bistrattata, può offrire.