L’accesa discussione sui costi della politica sta indirizzando la classe dirigente verso la riduzione di deputati e senatori al Parlamento nazionale. Ma c’è chi la pensa in tutt’altro modo. Lo ha espresso l’onorevole salentino Vincenzo Barba che vorrebbe l’aumento del numero dei rappresentati al Governo
“Sono fermamente convinto che i parlamentari andrebbero non dico raddoppiati ma certamente aumentati. Altro che ridotti della metà, come strumentalmente, costi quel che costi, alcuni vorrebbero. Bisogna essere consapevoli del fatto che se i cittadini perderanno il rapporto diretto che hanno con i propri rappresentanti non potranno più essere sentiti, ascoltati, aiutati e supportati come accade ora. Già adesso facciamo una fatica enorme a star dietro a tutte le istanze in cui quotidianamente siamo chiamati in causa: ricevere le persone, ascoltarne i problemi, adoperarsi per dare risposte, partecipare a tutte le iniziative poste in essere da associazioni, comitati, gruppi che esigono ogni giorno la nostra presenza sul territorio. Come può fare un membro del Parlamento, che dovrebbe rappresentare un bacino di cittadini assai più grande, impegnarsi per dare risposte esaurienti ed esaustive? Dovrebbe avere il dono della ubiquità e dell’onnipotenza che, essendo un cittadino comune, un parlamentare non può avere.
Dobbiamo essere sinceri e pratici: l’attività legislativa e la frequentazione dei palazzi della politica romani sono soltanto uno dei nostri tanti impegni, chiamati come siamo a portare a Roma le richieste e le sollecitazioni delle nostre collettività. Meno siamo, peggio possiamo fare. Del resto, i Padri Costituenti hanno dato numeri a caso quando hanno stabilito nella Legge Fondamentale, ossia nella Carta Costituzionale, il numero dei rappresentanti?
Si dice: “guadagnano troppo e hanno infiniti privilegi…”. Falso!!! Chi fa veramente politica con passione e coraggio non può vivere con il compenso da parlamentare! Ed è giusto che sia così!!! Se si hanno collaboratori a supporto della nostra attività, una struttura organizzata per meglio assolvere alle nostre funzioni, sedi in cui ricevere e ascoltare i cittadini e se si è vicini, non solo a parole, alle tante iniziative sociali che si organizzano, non ci si arricchisce assolvendo a questo impegno!
Chi non fa tutto ciò deve essere sostituito, mandato a casa dagli elettori!!!
Ma come giustamente osservava Alberto Moravia in un bellissimo saggio dal titolo “L’uomo come fine” se abbiamo mal di testa non possiamo certo tagliarla, ma dobbiamo fare di tutto per far passare il dolore.