Sono passati un po’ di giorni, tutti sono rientrati o staranno per rientrare nelle loro città, nazioni, luoghi e diocesi di appartenenza, eppure l’entusiasmo, il ricordo e la gioia di questa esperienza sono ancora sentimenti vivi nei pensieri e nel cuore dei ragazzi e ragazze che dal 16 al 21 agosto sono stati a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù che ha avuto per tema: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”.
Oltre due milioni di giovani si sono incontrati, hanno pregato, hanno cantato, hanno seguito le catechesi dei Vescovi, hanno atteso con ansia di poter incontrare papa Benedetto XVI per ascoltare il suo messaggio.
Nonostante alcune difficoltà e imprevisti, come le contestazioni di alcuni gruppi di protesta che hanno manifestato per i costi troppo alti della GMG, o come la forte tempesta di sabato notte, i giovani hanno fatto sentire la loro voce e hanno dimostrato che ancora oggi la fede in Gesù Cristo è qualcosa di attuale e necessario. Lo dimostrano le testimonianze ma anche le foto, come quella di un gruppo di ragazzi i quali, davanti ai manifestanti contro la GMG (gli indignados), si sono inginocchiati e hanno cominciato a pregare.
I giovani inoltre hanno dimostrato di voler molto bene a papa Benedetto XVI che ha rivolto loro parole incoraggianti affinché possano sempre rimanere saldi nella fede; un papa vicino ai ragazzi e alle ragazze di oggi che non ha lasciato la Veglia all’arrivo della pioggia e del vento ma ha risposto: «No, non me ne vado. Resto con i giovani!”. E ancora la dimostrazione che i ragazzi e le ragazze sanno distinguere il momento della festa e quello della preghiera e meditazione, riuscendo a fare silenzio durante l’Adorazione Eucaristica (esperimento ben riuscito iniziato proprio con Benedetto XVI dalla GMG di Colonia). E la gioia è stata poi splendida: «L’impressione maggiore – ha sottolineato il cardinale Antonio María Rouco Varela, arcivescovo di Madrid – è stata proprio vedere le strade di Madrid in festa, veramente una grande festa dell’allegria. È stata una testimonianza del Vangelo, una testimonianza che la vita si può vivere con gioia anche nelle situazioni difficili».
I giovani sono stati “una cascata di luce”, come li ha definiti il Papa.
Ed è stata una GMG tecnologica, grazie ai numerosi social network (facebook, twitter, youtube) che ha permesso di rimanere costantemente aggiornati su quanto stava accadendo. Tutti i partecipanti tramite un sms, potevano inviare messaggi per condividere emozioni, sensazioni o semplicemente per descrivere quello che stava accadendo. Tutti messaggi che sono poi stati rimoltiplicati e ripubblicati in altri siti internet o blog amatoriali oltre che sul sito ufficiale www.gmg2011.it.
Benedetto XVI ha ringraziato i giovani, con un pensiero speciale per quelli spagnoli, e li ha invitati di nuovo all’evangelizzazione, raccomandando a vescovi, sacerdoti, educatori cristiani di non scoraggiarsi davanti agli ostacoli e a non temere di presentare ai giovani il messaggio di Cristo nella sua integrità.
«La festa della fede che abbiamo condiviso – ha detto il Papa – ci permette di guardare in avanti con molta fiducia nella provvidenza, che guida la Chiesa attraverso il mare della storia. Per questo rimane giovane e piena di vita, anche affrontando situazioni difficili. Questo è opera dello Spirito Santo, che rende presente Gesù Cristo nei cuori dei giovani di ogni epoca”.
E anche questa mattina, durante l’udienza generale del mercoledì, il Santo Padre ha parlato dell’esperienza di Madrid come “un evento ecclesiale emozionante”. «L’incontro di Madrid – ha commentato Benedetto XVI – è stato una stupenda manifestazione di fede per la Spagna e per il mondo prima di tutti. Per la moltitudine di giovani, provenienti da ogni angolo della terra, è stata un’occasione speciale per riflettere, dialogare, scambiarsi positive esperienze e, soprattutto, pregare insieme e rinnovare l’impegno di radicare la propria vita in Cristo, Amico fedele».
E ora già cominciano i preparativi per la GMG del 2013 a Rio de Janeiro in Brasile, mentre il prossimo anno sarà a livello diocesano.